L’avventura? Una questione di stile

Fra tanti alpinisti imbruttiti dal gelo e dagli stenti delle alte quote quanti possono vantare oggi lo stile di Hervé Barmasse e del Duca degli Abruzzi?

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Whymper? “Un vile, con l’aggravante della premeditazione”

Nel presentare il suo libro “Nel vento e nel ghiaccio” (Sperling&Kupfer, 2015) dedicato alla prima scalata del Cervino, Paolo Paci propose in occasione del centocinquantennale una moratoria. Per un po’ si sarebbe dovuto a suo avviso lasciare in pace il Cervino, evitare di cingerlo d’assedio da ogni lato in un continuo proliferare di cordate. Forse voleva dire che si sarebbero dovuti lasciare tranquilli anche i protagonisti dell’epopea…

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Cervino 1865. Quella corda tagliata…pardon, spezzata

“Taja che ti te salvi”. Cesare Maestri benché in una situazione precaria non ascoltò, nella sua generosità, l’invito di Luciano Eccher legato alla sua corda ma incapace di muoversi più sotto nel vuoto…

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Il viaggio (letterario) di Paolo Paci attorno al Cervino

Il viaggio attorno, sopra, dentro il Cervino è stato compiuto dalla primavera alla tarda estate 2014 dal giornalista milanese con incontri/interviste a Cervinia (oltre a Hervé, il sindaco Chatillard, il presidente delle funivie, il “padrone del Cervino” Aimè Maquignaz, Gioachino Gobbi “papà” delle prestigiose piccozze Grivel e molti altri) e a Zermatt (tra gli altri, Bruno Jelk capo del soccorso alpino, il capo delle guide, la famiglia Seiler già proprietaria di tutti gli alberghi).

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“Ieri fu una cattiva giornata e Whymper finì per spuntarla”

La storia della conquista del Cervino di cui si celebrano i 150 anni è più complessa dell’epico romanzo di avventure solitamente tramandato. C’è anche un lato oscuro della conquista…

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