Pressione arteriosa e montagna / Campagna del Cai

Nei giorni 8 e 9 luglio 2023 in una sessantina di rifugi del Club Alpino Italiano verrà  organizzata una campagna di sensibilizzazione sull’ipertensione arteriosa e sugli effetti cardiovascolari dell’ascesa a quote moderate – alte, promossa dalla Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa (SIIA), dal Club Alpino Italiano (Commissione Centrale Medica) e dalla Società Italiana di Medicina di Montagna (S.I.Me.M.) e sostenuta organizzativamente dall’Istituto Auxologico Italiano di Milano e dall’Università di Milano-Bicocca.

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Rifugio, non basta la parola

Una riflessione sugli usi impropri del termine, a tutto vantaggio del marketing e “a scapito della consapevolezza ambientale” viene propostasotto il titolo “Rifugio, non basta la parola” nel sito “Cantieri d’Alta Quota” dal direttore Luca Gibello, architetto e grande amico della montagna. Sull’argomento si erano in precedenza espressi Fatti di Montagna e Mount City.

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“Riminizzazione” alpina con ostriche e champagne

“Video e musica disco, i rifugi alpini assomigliano sempre più a locali per happy hour: spuntano ombrelloni da spiaggia, sdraio multicolori, bandiere, striscioni e palloncini”. Questo il quadro desolante fornito da Isabella Bossi Fedrigotti in un servizio sul Corriere della Sera di alcuni anni fa, esattamente il 17 agosto 2017. Innegabilmente, la clientela dei rifugi alpini (nelle Dolomiti, perlomeno) è sempre più viziata dalla gola e dalla tecnologia “scansa-fatica” (taxi e ricariche per bici a pedalata assistita, compresi). Dove andremo a finire?

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Il permafrost minaccia i rifugi. A rischio la Margherita?

“La maggiore criticità dovuta alla crisi climatica per i rifugi d’alta quota, oltre a quelle legate all’approvvigionamento idrico e al fabbisogno energetico, è quella relativa ai cedimenti del terreno sul quale è edificata la struttura, dovuta all’assottigliamento del permafrost. Questi cedimenti sono sempre più diffusi, anche per i sentieri, le pareti”. L’allarme è dell’architetto Luca Gibello, presidente dell’Associazione Cantieri d’Alta Quota. 

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Famiglie estreme / Vita beata alla Charpoua

Patagonia lancia “The High Life”, un documentario che racconta come si vive al rifugio Charpoua, nelle Alpi francesi, con due bambini piccoli. Costruito nel 1904 con tavole di pino trasportate sulla schiena dal Club Alpino di Chamonix, lo storico Refuge de la Charpoua è una tappa imprescindibile per gli alpinisti che scalano le leggendarie vette dei Drus.

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Rifugi / Gestore cercasi per il  De Gasperi

Il Club Alpino Italiano – Sezione di Tolmezzo – informa che il Rifugio Fratelli De Gasperi situato in Val Pesarina, in località Clap Grande, a quota 1767 metri, nel territorio del comune di Prato Carnico (Udine), è disponibile dalla stagione 2023 per l’affidamento di una nuova gestione

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Chiara e Fabrizio “conquistano” il 7° Alpini

La Sezione di Belluno del Club Alpino Italiano ha scelto, tra un significativo numero di candidature, i prossimi gestori dello storico Rifugio 7° Alpini. La scelta è stata indirizzata su due giovani della sezione, entrambi laureati in ingegneria, che hanno presentato un programma completo e accattivante.

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Rifugi / Quando il piatto unico era “alpinistico”

Oggi come illustra il documentario “Il piatto forte dei rifugi – Camminando dalle Alpi Marittime alle Alpi Cozie” agli affamati trekker le cucine delle strutture in quota offrono una scelta di specialità della zona piuttosto variegata.

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Marmolada / Una colletta per i rifugi

Dopo la tragedia del 3 luglio in Marmolada tempi duri si annunciano per i rifugi della parete nord. A quanto si apprende dal quotidiano IlDolomiti, Luca Toldo della Capanna Ghiacciaio (che ha prestato soccorso, in prima battuta, alle persone che quel giorno erano sulla Marmolada) si trova a dover affrontare le spese per gli investimenti fatti e anche quelle per il recupero dei viveri ancora in rifugio. E lancia una raccolta fondi,,,

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Una decrescita felice per i rifugi?

Nell’editoriale pubblicato nel sito www.cantieridaltaquota.it di cui è presidente, l’architetto e storicodell’architettura Luca Gibello auspica una sorta di “decrescita felice” per i rifugi ovvero “un ritorno a sistemi di gestione più basici, che facciano ritornare primaria l’oggi ancor più preziosa funzione di presidio dell’alta quota, a discapito della fornitura di servizi da albergo e ristorante stellato”. 

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Rifugi / Rinasce il “Maria e Alberto” ai Brentei 

Dopo oltre due anni di ristrutturazione, sabato 9 luglio è stato inaugurato il nuovo Rifugio Maria e Alberto ai Brentei nel cuore delle Dolomiti di Brenta. Il Brentei è stato interessato da numerosi lavori di ampliamento e ammodernamento. Bruno Detassis ne fu a lungo il custode…

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In 50 rifugi controllo della pressione in quota

Domenica 17 luglio 2022, giornata di sensibilizzazione su pressione arteriosa e montagna, è possibile misurarsi la pressione in 50 diversi rifugi per iniziativa della Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa (SIIA),della Commissione Medica del Club Alpino Italiano (CCM-CAI),della Società Italiana di Medicina di Montagna (SiMeM), della World Hypertension League, dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, dell’IRCCS, Istituto Auxologico Italiano, Milano. Qui il comunicato diramato il 7 luglio che reca le firme dei medici Gianfranco Parati SIIA, Istituto Auxologico Italiano, Università di Milano-Bicocca, Lorenza Pratali SIMeM, Istituto Fisiologia Clinica, CNR, Giancelso Agazzi Commissione Medica CAI, Franco Finelli Commissione Centrale Medica del CAI

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Catinaccio, il rifugio che diventa albergo

Non è solo una questione di estetica. Il nuovo rifugio ricoperto di alluminio inaugurato il 1° luglio al passo Santner sul Catinaccio fa discutere perché è cambiata la sua destinazione. Prima era un cubo messo su alla buona, ora si presenta come un hotel. Di ingordigia senza limiti parla Calo Alberto Zanella, presidente del Club Alpino Italiano altoatesino…

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Rifugi / In luglio giornata dell’ipertensione in quota

In una trentina di rifugi del Club Alpino Italiano viene organizzata nei giorni 16 e 17 luglio una campagna di sensibilizzazione sull’ipertensione arteriosa e sugli effetti cardiovascolari dell’ascesa a quote moderate – alte, promossa dalla Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa (SIIA), dal Club Alpino Italiano ( Commissione Centrale Medica) e dalla Società Italiana della Medicina di Montagna (S.I.Me.M.) e sostenuta organizzativamente dall’Istituto Auxologico Italiano di Milano e dall’Università di Milano-Bicocca. 

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Crisi idrica, la grande sete dei rifugi alpini

La siccità si fa sentire ai piedi del Monviso e il quotidiano La Stampa invita a prepararsi all’estate della grande sete. L’allarme riguarda anche i rifugi alpini in quota. Il lago che serve il rifugio Vallanta, in mancanza delle riserve di neve dell’inverno, è sotto tacca di tre metri. Così, ipotizzano i gestori, si dovrà risparmiare sull’acqua per lavarsi e sull’elettricità. Le cene a lume di candela in questo caso non avranno nulla di romantico.

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Infilare gli scarponi e camminare. Una terapia infallibile

“Ogni mercoledì”, si legge su un quotidiano, “infilano gli scarponi e vanno in montagna”. L’articolo si riferisce ad alpinisti speciali, persone che si sono perse nella malattia e camminare permette loro di riappropriarsi di se stesse attraverso il contatto con il proprio corpo, l’incontro con gli altri e abitare nuovamente un mondo dal quale erano scivolati via…

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I rifugi alpini escono dal letargo invernale

L’inverno non ha detto l’ultima parola ed è già iniziata la stagione sciistica primaverile. In marzo, nelle Alpi, riaprono di norma numerosi rifugi in aree dove lo sci alpinismo rappresenta una risorsa di una certa importanza nei bilanci del turismo. “Le molteplici tracce sulla neve hanno lasciato intuire”, si legge sul quotidiano francese Le Dauphine Liberé, “un certo movimento di sciatori ai lati della Grande Casse (3.855 m) e della sua vicina Pointe de la Réchasse (3.212 m), confermando che la presenza in alta quota si è accentuata in questi periodi dell’anno”

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Rifugi / Bocciato il “Tonini”, un progetto indigesto

Sempre più sofferta appare nel Trentino la gestazione del nuovo rifugio Tonini distrutto da un incendio. E’ stata bocciata dal comune di Baselga di Piné l’autorizzazione finale proprio quando la Sat era pronta a partire con i lavori.

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In rifugio con green pass o tampone negativo

Ovunque nelle Alpi la stagione è iniziata benché le presenze non siano a livello pre Covid. Green pass o tampone negativo entro 48 ore sono richiesti per soggiornare nei rifugi.

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Il rifugio della Sat in cerca di consensi

Una pioggia di critiche si accompagnò due anni fa in Trentino al progetto del nuovo rifugio “Tonini” della Sat posto a 1950 metri in Alta Val di Sprugio sul versante sud-orientale della Catena del Lagorai dove era stato distrutto da un incendio. La pagina della Società Alpinisti Tridentini che pubblicò il rendering del progetto venne sommersa di commenti negativi. Qualcosa dev’essere nel frattempo cambiato. Lo dimostra il rendering del progetto (qui pubblicato) finalmente approvato, del rifugio. Ma siamo sicuri che esteticamente piacerà?

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Rifugi d’autunno: riparo e ristoro a quali condizioni

Dall’inizio dell’autunno si è registrata una notevolissima affluenza nei giorni festivi ai rifugi del Cai Milano nel gruppo delle Grigne. Ora dal sito del sodalizio i gestori dei rifugi Brioschi e Rosalba lanciano un appello e dettano alcune regole basilari.

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Confini senza pace. Anche con la Svizzera urge un’intesa

il rifugio Guide del Cervino sul Plateau Rosa nel comune valdostano di Valtournenche è attraversato dal confine italo-svizzero. Secondo le autorità svizzere, il confine va adeguato alla nuova morfologia alpina. L’Italia opta invece per lo status quo. Quanto ancora occorre aspettare perché la matassa venga sbrogliata da un’apposita commissione?

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Rifugi nella bufera. Scoperchiato l’Oberto-Maroli

Il forte maltempo nel primo week end di ottobre ha causato gravi danni al rifugio Oberto-Maroli al Passo del Moro, di proprietà della Sezione Cai di Macugnaga. I gestori, Alberto Cottini e Francesco Valente, saliti per sistemare i locali in attesa di installare il nuovo impianto di riscaldamento, si sono trovati l’amara sorpresa documentata in queste immagini. Il vento impetuoso ha letteralmente strappato un’ampia parte della copertura.

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Il popolo della movida incontra la montagna

Nessuno se l’aspettava in tempi di pandemia, ma molti rifugi delle Dolomiti sono stati presi d’assalto durante l’estate. Magari da clienti con le infradito ai piedi, anche là dove il sentiero ha scalini di sassi e roccia. Al rifugio Berti, ai piedi del Popera, si legge sulla stampa locale che le ragazze sono salite in pantaloncini e reggiseno. La cosa più curiosa segnalata dal rifugio Biella riguarda coloro che sopraggiungono senza la suola degli scarponi. A casa recuperano vecchi scarponi, abbandonati magari da decenni, li calzano senza verificarne la tenuta e lungo il sentiero si stacca qualche pezzo…

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Valmalenco. Lasciano i Lenatti: al “Gerli e Porro” si cambia

La Sezione di Milano del Cai ha avviato una ricerca finalizzata all’affidamento della gestione del proprio rifugio “Amerigo e Maria Gerli e Augusto Porro”, situato a 1965 m in località Alpe Ventina nel comune di Chiesa in Valmalenco (SO).

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