La pedagogia della montagna tra bellezza e fragilità

L’esperienza di questi anni ha visto la montagnaterapia in cerca di riconoscimento e visibilità da parte di operatori, pazienti e volontari, ma soprattutto da parte delle istituzioni sociali e sanitarie. L’articolo che pubblichiamo di Beppe Guzzeloni, istruttore di alpinismo del CAI ed esperto della materia, è tratto dal periodico “Lo Zaino” numero 16, espressione delle Scuole di alpinismo del Club Alpino Italiano. Lo scritto rappresenta un meditato invito perché questa disciplina possa spingersi oltre “forzando i confini della propria visibilità sociale” com auspica l’autore. 

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