Sasc Furä di nuovo raggiungibile

E’ di nuovo raggiungibile la capanna Sasc Furä nella svizzera val Bondasca, dal 23 agosto 2017 chiusa dopo l’apocalittica frana scesa quel giorno dalla parete nord est del Pizzo Cengalo.

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Bregaglia, una valle che non si arrende

La Bregaglia, esclusi la Val Bondasca e il paese di Bondo, è accessibile senza timore e merita una visita anche dopo la frana del Cengalo: lo meritano i castagneti, i musei, la cucina, i vicoli dei paesini, l’alternarsi di luce e di ombre sullo sfondo di splendide montagne…

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Quando Piuro divenne la Pompei delle Alpi

Non c’erano i sensori svizzeri che al primo accenno di frana hanno fatto scattare i semafori posti sulla strada cantonale del Maloja bloccandola. E non c’era nemmeno la strada del Maloja nel 1618, a una ventina di chilometri in linea d’aria dal Pizzo Cengalo crollato la mattina del 23 agosto 2017. Quell’anno Piuro, nella Val Bregaglia che oggi è italiana, venne completamente distrutta da una frana…

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L’ira del Cengalo e le colpe del riscaldamento globale

Altre sono state le estati orribili della montagna, con frane ciclopiche anche quando non si parlava di riscaldamento globale e non si predisponevano bacini di contenimento ai piedi delle montagne più inquiete come hanno fatto a Bondo i previdenti amici svizzeri. ..

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L’apocalittico crollo del Cengalo

Si sapeva che d’estate nelle Alpi Retiche la parete nord est del Cengalo, 3.369 metri, affacciata sulla val Bregaglia sul lato svizzero del colosso di granito, è pericolosa per chi arrampica come un paio di Eiger. Mercoledì 23 agosto 2017 il destino si è compiuto…

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Nuove frane, il supplizio senza fine del Cengalo

Una paretaccia quasi invisibile e anche un po’ repellente, un intrico di canali e canalini, di lastroni male accatastati. D’estate nelle Alpi Retiche la parete nord est del Cengalo, 3.369 metri, affacciata sulla val Bregaglia sul lato svizzero del colosso di granito, è pericolosa come un paio di Eiger…

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