Torototela ritrovato al suono della banda

La Banda giovanile provinciale Anbima VCO è tornata a esibirsi in concerto sabato 23 ottobre presso la Palestra del Collegio Mellerio Rosmini di Domodossola. In questa particolare serata sono stati suonati in anteprima mondiale due brani scritti da Giovanni Leoni, detto Il Torototela, che visse a cavallo tra il diciannovesimo e il ventesimo secolo in Ossola e per diversi anni nell’America Latina dove scrisse le “Rime Ossolane” in cui raccontò la sua Valle Antigorio. E’ stato poi Leoni che, tornato in patria, ha fatto nascere il piccolo, accogliente rifugio in cima al Cistella, quasi interamente a sue spese e con il sudore della sua fronte. 

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Valzer e polke. Gli omaggi del cav. Leoni alle sue montagne

Gli spartiti musicali del cavalier Giovanni Leoni (1846-1920), il “vate dell’Ossola” detto Torototela, offrono l’occasione sabato 23 ottobre per accostarsi ancora una volta a quest’artista eclettico e geniale…

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Letture. Il “geloso padrone” del Devero

La milanese Gabriella Boni Andreis, scrittrice di talento e discendente “per li rami” del cavalier Giovanni Leoni detto Torototela di cui conserva importanti cimeli, ha dato alle stampe “in proprio” il volume “L’Ossolano dei due mondi cent’anni dopo” con riferimento ai soggiorni di Leoni a Montevideo dove ha accumulato non poche fortune. Il libro esce in concomitanza con il centenario della morte del cavaliere, strenuo difensore delle bellezze ossolane anche a costo di scontrarsi con il milanese Ettore Conti, all’epoca artefice per conto della Società per le imprese elettriche, della nascita dell’idroelettrico nelle vallate ossolane.

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Centocinquant’anni dopo sul Cistella

Sui monti ossolani si susseguono per tutta l’estate le celebrazioni per i 150 anni della fondazione della “succursale” del Cai a Domodossola. I “padri” erano guidati dall’ingegnere Giorgio Spezia di Piedimulera, uomo di fiducia di Quintino Sella…

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Pic nic (con fantasmi) al Devero

Il rudere dell’albergo Cervandone all’Alpe Devero tristemente scoperchiato, con le finestre ridotte a tetre occhiaie, è quanto rimane dell’incendio probabilmente doloso del dicembre 2015. D’estate sul prato una comitiva di gitanti fa pic nic a due passi dal rudere, incurante di questo inquietante biglietto da visita che accoglie, nel paradiso delle Alpi Lepontine, la fiumana di turisti estivi…

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L’albergo Cervandone risorgerà dalle ceneri?

Dal 1972 risultava tristemente chiusa ai visitatori questa grande struttura che si affaccia sulla verde conca del Devero e porta il nome dell’omonima vetta di oltre tremila metri. A quanto si sa, l’albergo è stato fino al 2003 di proprietà dell’Enel per poi passare al comune di Baceno e alla Regione Piemonte. Che ora devono decidere il da farsi..

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