Ridateci la montagna “scomoda”
Fonti autorevoli auspicano in questi giorni il ritorno a una “montagna scomoda” che consentirebbe di evitare “modelli scriteriati”. Sentire parlare di “montagna scomoda” per dirla tutta riporta assai indietro nel tempo. Quando per l’esattezza nel 1931 nella Rivista Mensile veniva manifestato “il fermo intendimento di dare al Cai una linea di sempre maggiore austerità e ravvivarne lo spirito con la partecipazione fervida e appassionata di quanti intendono l’alpinismo non solo come esercizio fisico, ma come potente mezzo per l’elevazione culturale e spirituale della razza”.
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