Premiata la “signora dei deserti”
Sono stati annunciati i tre vincitori del Premio Letterario GIST “Travel Stories Award”. Tra le numerose candidature, la giuria – presieduta da Cinzia Galletto (delegato regionale GIST Piemonte) e composta dai giornalisti GIST Dario Bragaglia, Maurizio DiMaggio (vicedelegato GIST Piemonte), Cristiana Gattoni, Manuela Lenoci, Piera Genta, Gisella Motta, Elisabetta Pina, Carmen Rolle e Carola Vai – ha deciso di premiare il podcast “Emilia Rock” di Marcello Parmeggiani (meglio conosciuto come Targi) per la categoria “udito” (ovvero il racconto di viaggio realizzato attraverso podcast, radio o produzioni musicali), il volume “Deserti” di Carla Perrotti per la categoria “tatto” (carta stampata e libri) e i contenuti social di @matterizzi, ovvero il content creator Matteo Rizzi, per la categoria “vista” (social media, blog, tv).
Il premio GIST, nato da un’idea di Cinzia Galletto, rappresenta un momento di riflessione sul viaggio e sulla narrazione turistica. “Targi, col podcast Emilia Rock, riesce a dare delle informazioni precise sulle realtà musicali emiliane, compreso gli indirizzi di casa di Vasco e Ligabue, raccontando gli inizi degli artisti e collocandoli nel loro contesto. Un viaggio nella provincia dove nascono le idee per canzoni e film che hanno quasi sempre uno sguardo poetico, libero dall’influenza dei grandi centri e dell’Industria dello spettacolo. Il podcast Emilia Rock è tecnicamente molto curato, Targi è uno speaker professionista, le musiche sono originali e ben inserite, la qualità audio è perfetta. E Targi è lo story teller che ci porta in un viaggio rock tra musica e territorio”.
Nella categoria dedicata alla carta stampata e ai libri, simbolicamente rappresentata dal “tatto”, il premio è andato a “Deserti” della viaggiatrice e scrittrice Carla Perrotti (nella foto), non a caso chiamata “la signora dei deserti”. Nata a Milano nel 1947, è stata la prima donna ad affrontare con i tuareg il deserto del Ténéré in Niger a seguito di una carovana del sale (nel 1991). Tre anni dopo ha completato la traversata in solitaria del Salar de Uyuni in Bolivia, a piedi, trainando un carretto di 130 chili che di notte era la sua casa. Nel 1996 è stata la volta del deserto del Kalahari, in Botswana. In assoluta autonomia alimentare, accompagnata da un cacciatore boscimane che le insegnava a nutrirsi solo di quello offerto dalla natura. Dopo la Cina nel 1998 e il Simpson Desert australiano nel 2003, ha realizzato il sogno di attraversare un deserto per continente. Tutto sempre da sola.
“Abbiamo deciso di dare questo premio a Deserti e alla sua autrice non solo per la sua perseveranza e resistenza fisica. Esploratrice, documentarista e parte del club che annovera i migliori atleti del mondo (il Sector No Limits Team), Perrotti non è animata da sfide o dalla volontà di andare oltre i limiti. Per lei il deserto è la quintessenza della Natura e il suo desiderio è entrarci in profonda sintonia. La ragione del premio sta proprio nella capacità dell’autrice di descrivere il rapporto intimo che può instaurarsi tra un territorio e l’essere umano che l’attraversa. Nei suoi libri, tutti editi da Corbaccio, e in Deserti, l’autrice racconta imprese cariche di fatica e sofferenza con un senso di pace e appagamento. Quello che nasce dalla bellezza della solitudine e dalla fatica estrema usati come mezzi per ritrovare il sé più profondo. Il deserto induce a un’immersione totale e a momenti topici, quelli che portano a scoprire che quando si è costretti ad abbandonarsi a forze superiori, si incontra la vera essenza. Per questo da oltre dieci anni Carla Perrotti si occupa di Desert Therapy, metodo “naturale” fatto di viaggi in paesaggi straordinari, silenzi e meditazioni, per ritrovare se stessi”. Carmen Rolle
Nella categoria dedicata ai social, ai blog e alla tv, simbolicamente rappresentata dalla “vista”, il premio è stato assegnato ai contenuti social di @matterizzi. Matteo Rizzi è un fotografo e content creator italiano, di base a Ravenna. Fin da giovane ha coltivato la passione per la fotografia, parallelamente all’attività agonistica di vela e agli studi scientifici: Matteo ha una laurea magistrale in Ingegneria gestionale, ottenuta all’università di Bologna. Ed è anche il fondatore e l’anima dell’account Instagram @matterizzi, pagina che negli anni – è nata nel 2012 – è riuscita a costruire attorno a sé una community affezionata e fidelizzata sui temi della fotografia, dei viaggi, dello sport e dell’avventura a 360°, che poi sono anche le sue grandi passioni. Dal 2020, complice il lockdown, ha deciso di sperimentare il mondo del video-making: ora sul suo account si possono trovare sia contenuti video sotto forma di reels esperienziali o vlog e scatti fotografici che raccontano le sue esperienze. Attualmente Matteo Rizzi ha più di 67mila follower su IG, oltre 52mila follower su TikTok.