Cuneo Festival, un gradito ritorno
Fino a domenica 21 maggio sono oltre trenta gli appuntamenti di Cuneo Festival. Fra gli ospiti della rassegna Cecilia Strada, Marco Revelli, Mario Tozzi, Carlo Petrini, Denis Urubko. Il programma completo su www.festivaldellamontagna.it
Dalla siccità, all’accoglienza; dal consumo delle risorse non rinnovabili, all’economia della montagna; dall’educazione alimentare al turismo sostenibile; dal nuovo modello di alpinismo alla divulgazione scientifica, sono numerosi i temi sul tavolo della rassegna di Cuneo. La ripartenza della rassegna è stata fortemente voluta dal Comune come spiega l’assessora alla Metro Montagna Sara Tomatis: “Questa edizione è una sorta di anno zero: il mondo intorno a noi è cambiato profondamente rispetto al recente passato, e il nuovo festival è stato pensato nell’ottica di un dialogo rinnovato tra città e montagna”.
A inaugurare il festival giovedì 18 alle 10,30 è stato il convegno “Costruire la metro montagna: visioni a confronto per costruire città metro montane del futuro”. In contemporanea il Parco fluviale è stato lo scenario di una passeggiata letteraria con Sebastiano Audisio. Nella sala del Cdt, largo Barale, si ripercorsa la tragedia del Comet Sar-7, l’aereo che il 23 marzo 1963 si schiantò sotto la Punta Bifida vicino al Corno Stella. Alloo Spazio Varco (piazza ex Foro boario), Daniele Cat Berro, Aladar Pittavino, Andrea Ponta e Sara Segantin si sono confrontati sul cambiamento climatico che ha reso il Cuneese una delle aree più siccitose d’Europa, mentre lo chef Fabio Ingallinera haportatoà la cucina stellata del ristorante Nazionale di Vernante all’Open Baladin.
Carlo Petrini e Silvia Moroni, blogger e green influencer, hanno discusso della nostra condizione di ospiti, e non di padroni, di questo pianeta, mentre Cecilia Strada e Marco Revelli hanno dato vita a una riflessione sui prossimi dieci anni, decisivi per fermare il cambiamento climatico. In Provincia si è svolto il convegno “Acqua, montagna, agricoltura”, promosso da Uncem, Provincia e Disafa. Alla Casa del Fiume nel corso di un pomeriggio letterario, ci si è confrontati sull’evoluzione tutta da dimostrare delle riviste di montagna con Nanni Villani e Andrea Greci.
Nella mattina di sabato 20 per concludere il Centro Incontri della Provincia è stato sede di un dibattito sul presente e il futuro del vivere in montagna; alla Casa del Fiume invece focus sul ruolo della biodiversità nel contrasto ai cambiamenti climatici. Il festival spie avviato alla conclusione con proposte outdoor in piazza Galimberti e due incontri letterari targati Scrittorincittà alla Casa del Fiume dove Diego Anghilante ha presentato il suo libro «AbeioAbeio. Neo-ruralismo e follia»; Enrico Camanni ha raccontato la sua ultima oper, “Se non dovessi tornare: la vita bruciata di Gary Hemming”. Mario Tozzi, geologo e divulgatore scientifico, ha dialogato sulla sostenibilità ambientale con il responsabile della redazione La Stampa Cuneo, Massimo Mathis, in un evento promosso dalla Fondazione Crc. In piazza Foro Boario protagoniste sono state le vette musicali del pop e del rock con un’orchestra formata da circa cento ragazzi dai sei ai venti anni della scuola di musica Insieme Musica.
Domenica 21, alle 17,30 Villa Tornaforte Aragno ospiterà infine il terzo appuntamento del ciclo “L’eresia delle Terre alte” con Fredo Valla e il filosofo Francesco Tomatis, mentre alla Casa del Fiume ancora due saranno gli incontri in collaborazione con Scrittorincittà: alle 17, Paolo Malaguti presenterà il suo libro “Il Moro della cima”; alle 18,30, protagonist saràa lo scrittore spagnolo di fama internazionale Javier Castillo e il suo nuovo thriller, “Il gioco dell’anima”.
Il programma completo è sul sito www.festivaldellamontagna.it dove sono indicate anche le modalità di prenotazione per gli eventi.