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Letture / Camilla e lo sciacallo dorato

Da bambina Camilla ha un incontro ravvicinato con un misterioso cane d’oro. Il suo sguardo, incrociato in una mattina di primavera, conquista per sempre il suo cuore come racconta Sara Segantin, scrittrice, comunicatrice scientifica e alpinista nel libro “Il cane d’oro” (Rizzoli, 180 pagine, 15,68 euro). Camilla è certa che si tratti di un animale speciale. Ne ha finalmente la conferma molti anni dopo, quando all’università incontra il fotografo naturalista Tom. Solo a quel punto scopre che si tratta di uno sciacallo dorato, che da pochi anni ha iniziato a popolare i boschi del Carso e il cui arrivo ha sollevato curiosità ed entusiasmo, ma anche diffidenza e ostilità. 

Con l’aiuto di Tom, della schiva ricercatrice Elisa e di Max, un giovane cacciatore della zona, Camilla cerca di salvare una cucciolata rimasta senza madre su cui aleggia la minaccia di uno spregiudicato bracconiere, pronto a colpire ancora. Mentre l’ululato fragile e profondo di Sybil, femmina di sciacallo, ci riporta all’inconfondibile fascino del mondo selvatico, i quattro protagonisti si mettono in gioco, fra litigi, indagini maldestre e incursioni notturne. 

L’introduzione è di Sveva Sagramola.

La verità non è mai semplice come sembra e le parole possono lasciare cica­trici profonde come colpi di fucile, ma non c’è niente come un obiettivo condiviso per sentirsi uniti nonostante le differenze. All’ombra dei boschi e sotto le notti stellate nasce un’amicizia, che sboccia pian piano in qualcosa di più profondo…
Il romanzo della Segantin racconta di scienza e sentimento, e il canto della natura fa da sfondo alle scorribande di quattro ragazzi e alla loro ricerca di un rapporto più autentico ed equilibrato con il mondo che li circonda.

Sul libro si esprime Luigi Casanova, presidente onorario di Mountain Wilderness Italia, con una serie di domande rivolte ai lettori che denotano il suo vivo apprzzamento. “Volete leggere”, scrive Casanova, “d’un fiato un romanzo che illustri la Val Rosandra e l’aspra specificità del Carso? Volete comprendere la biologia e la migrazione fino in Italia dello sciacallo dorato? Volete provare a intuire il pensiero e le emozioni di questo stupendo selvatico? Intendete appropriarvi di una scrittura nel contempo leggera e profonda, non un sostantivo o aggettivo superflui?”. 

Più avanti, Casanova definisce il libro “una lettura capace di passare con soavità nei sentimenti di giovani ricercatori e appassionati di natura, del mondo della ricerca. Il lettore apprezzerà quanta fatica e attenzioni presuppone la ricerca scientifica, l’impegno di quanti provano a lottare e vivere con passione anche ingenua contro il dilagante antropocentrismo”.

“Non potete credere”, conclude Casanova, “quanta ricchezza si può trovare in questo libro. La giovane Sara Segantin, una delle fondatrici di Fridays For Future in Italia, è riuscita a farci questo dono nel romanzo ‘Il cane d’oro’. L’introduzione è di Sveva Sagramola. Vi assicuro che vale la pena acquistare, leggere e divulgare questo libro”.

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