De sprofundis / Gli inconvenienti della neve profonda

Sfiniti e in difficoltà a proseguire nella neve alta che li faceva sprofondare, due escursionisti sono stati tratti in salvo dal Soccorso alpino in Val Rendena. Una situazione, la loro, che si può facilmente presentare e impone di valutare sempre lo spessore e la qualità del manto nevoso prima di avventurarvisi. I due si trovavano sul sentiero 277 a monte di Malga Ritorto assieme al loro cane, a circa 1.900 metri d’altitudine quando si sono accorti non di non riuscire a tornare indietro. Inutile anche solo tentare di muoversi. Tre operatori sono saliti con il mezzo di cui disponevano fino a malga Ritorto e da lì con gli sci d’alpinismo li hanno raggiunti in circa 30 minuti. Subito dotati di ciaspole adatte alla discesa su terreno innevato, gli escursionisti sono stati messi in salvo  accompagnandoli a valle. Non che le ciaspole siano però del tutto esenti da rischi. Contemporaneamente al salvataggio dei due giovani che non disponevano di queste attrezzatura, la Stazione di Madonna di Campiglio è stata allertata per prestare soccorso a un’escursionista che invece procedeva con le ciaspole. La donna si era infortunata alla caviglia sul sentiero 331, tra il Monte Spinale e il rifugio Graffer e aveva chiamato il Numero Unico per le Emergenze 112 non riuscendo più a proseguire in autonomia. Due soccorritori l’hanno raggiunta in motoslitta prestandole le prime cure. Inconvenienti della montagna invernale.

Commenta la notizia.