Verrès / Tutti al gran ballo degli Challant
Era il 31 maggio del 1442 quando Caterina di Challant e il marito Pierre d’Introd con cinquanta uomini armati scesero in Verrès dal castello di Challant e, dopo aver pranzato ospiti del Prevosto della Collegiata di Saint Gilles, si presentarono in piazza mettendosi a ballare in mezzo al popolo al suono di pifferi e tamburi. “Vive Introd et Madame de Challant”, si gridava per le strade in onore ed a sostegno di Caterina che osò sfidare la legge Salica che impediva alle donne di succedere alla guida del feudo Challant in val d’Aosta.
Madame governò il feudo con il sostegno del suo popolo per quattordici anni fino alla morte del marito prima di cedere il potere al cugino Giacomo di Challant Aimaville. Questo episodio venne ricordato ogni anno e, dal 1949, è il tema delle feste del Carnevale rievocativo organizzato dal Comitato del Carnevale Storico di Verrès. E’ una festa popolare confezionata su misura per i cittadini di Verrès (Aosta) e dei paesi vicini in cui i turisti sono ammessi ma non necessari per la riuscita della manifestazione che inizia il Sabato grasso con il ballo di Caterina in piazza ed il Veglione al castello e prosegue ininterrottamente con cene e balli popolari fino al martedì successivo con il Gran Corso di Gala e con la sfilata della Caterina e del Conte a cavallo e del loro corteo di paggi, armati e musicanti a cui partecipano una decina di Caterine fra le 73 che si sono susseguite alla guida della rievocazione.

Una particolarità, che conferisce sfarzo e interesse, sono i costumi che non appartengono al Comitato ma sono di proprietà della coppia che decide, a proprie spese, di succedere ogni anno nel ruolo di Caterina e Pierre. Costumi esempio della migliore sartoria del quindicesimo secolo in cui nessun particolare viene lasciato al caso. Autentici pezzi da museo, un vero investimento economico, realizzati solo per poter dire di aver governato il carnevale di Verrès per un anno e per poter partecipare alle sfilate degli anni successivi.
Verrès è un’operosa cittadina di 2500 abitanti della valle d’Aosta situata sulla principale via di comunicazione della valle un tempo nota come via Francigena. Fino dal X secolo sede del convento di Saint Gilles, posto nell’area dell’attuale prevostura, che provvedeva all’assistenza dei viandanti in viaggio da Aosta a Roma.
Il borgo è dominato dalla fortezza, un cubo di trenta metri di lato, vero esempio di architettura militare della fine del XIV secolo ora monumento nazionale. Di particolare interesse la chiesa di Saint Gilles dotata di una possente torre campanaria, anticamente sede di uno scrittorio e di una scuola di formazione ecclesiastica, e l’edificio cinquecentesco della cascina fortificata delle Murasse con una cinta muraria merlata, una lunga e bassa stalla a volta ribassata ed una torre colombaia. Ora le Murasse sono una sede della Biblioteca regionale.
testo e foto di Dario Monti
