Editoria / Gli ski-lift dei nonni nei racconti di Audisio

La Società Storica delle Valli di Lanzo organizza sabato 25 febbraio 2023 alle ore 16 a Pialpetta, presso l’Albergo-ristorante Setugrino, una nuova presentazione di “Nevi perdute. Scenari sciistici delle Valli di Lanzo” a cura di Aldo Audisio, 152° titolo della Collana editoriale, uscito a metà gennaio e andato rapidamente esaurito.
Aldo Audisio

L’opera della Società Storica Valli di Lanzo, condotta con un’innovativa indagine sul territorio, è frutto di un lungo e articolato lavoro curato da Aldo Audisio (presidente della Società dal 1978 al 1994 e attuale presidente onorario, nonché direttore del Museo Nazionale della Montagna di Torino dal 1978 al 2018), con suoi testi che si integrano con quelli degli altri otto autori, per un totale di tredici contributi e un’appendice. La proposta editoriale ha incontrato un inatteso successo di pubblico e stampa. “Pensavo che il volume fosse di grande interesse per le Valli, in ragione del nuovo taglio della ricerca”, annota il curatore, “non avrei mai immaginato di vederlo non più disponibile in così breve tempo. Sicuramente una situazione inedita per l’editoria locale”.

“Nevi perdute” è un titolo con connotazioni tutt’altro che negative, osserva Audisio. “Sono vicende recenti delle nostre valli, sono sogni di abitanti locali e di villeggianti che hanno creduto nei loro progetti, che hanno combattuto confrontandosi con la quotidianità della gestione e con la cronica (e sempre evidente) carenza di precipitazioni, sono avventure, positive o difficili, di tante persone che hanno scritto con il loro impegno tante storie”. 

L’indagine vede la luce in un anno, che segue a un periodo, con particolare carenza di precipitazioni atmosferiche, situazione che ha creato un’ampia sensibilizzazione. Il libro riunisce “eventi che hanno segnato la storia locale e che hanno comportato profusione di risorse economiche e personali, passioni, iniziative imprenditoriali e valorizzazioni del territorio”, come ricorda Michele Vietti, presidente della Società Storica delle Valli di Lanzo.

Il nuovo appuntamento per la presentazione del libro è fissato per sabato 25 febbraio alle ore 16 a Pialpetta, presso l’Albergo-Ristorante Setugrino. Luogo scelto non a caso. Qui si attuò infatti lo sviluppo dello sci su pista a Groscavallo, con la Società Setugro e l’omonima sciovia. L’incontro è condotto dal curatore Aldo Audisio e da Gianni Giacomino, giornalista de “La Stampa” e del settimanale “Il Risveglio”, con testimonianze dirette di alcuni autori. Il Ristorante nacque come struttura di servizio alla sciovia che partiva nei prati ubicati posteriormente all’edificio. Nelle sale passò parte della storia raccontata nelle pagine del libro. Oggi, a oltre cinquant’anni dalla chiusura, resta a testimonianza degli entusiasmi degli anni Sessanta e Settanta per lo sci.

“Nevi perdute” rappresenta uno sforzo importante e nuovo nel panorama editoriale della Società Storica delle Valli di Lanzo: 288 sono le pagine; 225 le illustrazioni in bianco/nero e a colori, provenienti da 50 archivi/collezioni; 100 sono i testimoni informatori che hanno aggiunto i loro “ricordi” per completare e rendere più vive le vicende narrate. 

Il libro raccoglie notizie di circa 70 impianti (seggiovie e sciovie di ogni tipo) – realizzati, ricostruiti, spostati, modificati o abbandonati – localizzati in 10 comuni, con i dati tecnici (e di funzionamento) raccolti in specifici prospetti. Parallelamente, viene ampiamente ricordata l’attività sportiva e agonistica, con continui riferimenti a spunti di vita quotidiana. 

In apertura la sciovia SeTuGro, 1960 ca., a Groscavallo – Pialpetta. Qui la sciovia Pakinò a Balme, 1965 ca.

“Agli autori va il merito di aver parlato del territorio e di averlo fatto parlare, di aver dotato il volume di un apparato iconografico consistente e largamente inedito, di aver approcciato il tema con un taglio nuovo, che proietta la valenza storica dello studio nel contemporaneo e nella dimensione locale”, annota ancora il presidente Vietti.

Il “viaggio” parte da alcune considerazioni sulla Memoria che si dissolve. “Lavorando per oltre due anni, prima all’idea e in seguito alla realizzazione di “Nevi perdute” – afferma Audisio – mi sono reso conto di quanto sia labile la reminiscenza dei tempi recenti. All’inizio nessuno sapeva ricostruire questi fatti quotidiani o aveva vaghi ricordi. Poi, poco alla volta, è stato imbastito lo scheletro della ricerca, via via completato”.

Nellibro un’analisi sulle “Nevi delle illusioni” viene riferita alla dimensione alpina, a cura di Leonardo Bizzaro e Cecilia Carena; a quest’ultima si devono anche le mappe, realizzate con Ilaria Cazzola, delle prospettive di nevi sulle Alpi. I testi dei vari autori – elemento centrale del volume – toccano diffusamente gli specifici scenari sciistici delle Valli di Lanzo: 

– Viù, Alpe Bianca e Colle del Lys, contributi di Marino Periotto, prematuramente scomparso durante il completamento delle ricerche, a cui è dedicato il volume in suo ricordo.

– Usseglio, Margone e Pian Benot, di Aldo Audisio, anche autore del testo su Ala di Stura.

– Balme, di Gianni Castagneri, sugli avvenimenti che hanno coinvolto la località.

– All’intera Val Grande: Groscavallo (dove si svolgerà la presentazione), Chialamberto, Cantoira, è dedicato il lavoro di Marco Blatto.

– Si aggiungono le esperienze minori, Mezzenile e Monastero di Lanzo di Ezio Sesia e Corio (Piano Audi) di Claudio Baima Rughet.

I ricordi di altri scenari, raccolti dal curatore Audisio, chiudono il libro. “Quello con la neve è comunque sempre stato un rapporto difficile, sia per la vita quotidiana che per la gestione di impianti e di attività sportive”. L’apparato iconografico è parte dell’indagine; le fotografie e i documenti attestano i momenti salienti, le trasformazioni ambientali e i personaggi protagonisti delle vicende trattate, il tutto inserito in una elegante edizione curata da Bruno Maria Guglielmotto-Ravet, riferimento insostituibile per la storia delle valli, a cui si deve l’editing finale, l’impaginazione e la cura della stampa.

Il volume, ampiamente aperto al contemporaneo, non ipotizza soluzioni finali; non era la missione del progetto. La conclusione – riepiloga Audisio – resta comunque aperta. “A questo punto, dobbiamo solo pensare al futuro, un domani tutto da costruire su nuove basi. Poiché non esiste mai una conclusione, ma solo l’inizio di qualcos’altro”. È un modello per far vivere una ricerca storica guardando verso nuovi orizzonti e non limitando quanto raccolto all’ambito della sola documentazione.

La copertina del dépliant del 1964-1965 di Ala di Stura.

La presentazione del libro, i contributi

“Nevi perdute. Scenari sciistici delle Valli di Lanzo” è supportato dal contributo dell’Unione Montana Alpi Graie e dell’Unione Montana Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone e dal sostegno della maggior parte delle amministrazioni locali: Comuni di Ala di Stura, Balme, Cantoira, Chialamberto, Groscavallo e Usseglio, dall’associazione Amici di Forno Alpi Graie e dalla Pro Loco di Monastero di Lanzo. La presentazione di sabato 25 febbraio a Pialpetta è organizzata dalla Società Storica delle Valli di Lanzo con la collaborazione del Comune di Groscavallo e dell’Albergo-Ristorante Setugrino. 

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