Trento Film Festival / Svettano le montagne di Mattotti
Con Lorenzo Mattotti, autore del manifesto di questa 71ª edizione del Trento Film Festival in programma dal 28 aprile al 7 maggio si chiude una sorta di trilogia iniziata con Gianluigi Toccafondo e poi proseguita, nell’anno del Settantesimo, con Milo Manara. Una trilogia di opere di grandi autori italiani, che – ognuno col suo stile e la sua poetica – hanno messo al centro dei manifesti da loro realizzati il complesso rapporto tra l’uomo e la natura. Lo ha spiegato il Presidente del Trento Film Festival Mauro Leveghi. “Dopo il lupo di Toccafondo, che ululava alla luna e forse parlava all’uomo, e l’ondina di Manara, chiusa nella sua dimensione mitologica e fiabesca, che guardava con diffidenza all’umanità che la insidiava, Mattotti sembra proporci una visione conciliante e pacificata della presenza dell’uomo in montagna con cieli azzurri e candide montagne”. Sulla stessa lunghezza d’onda la Direttrice del festival Luana Bisesti, che si è detta onorata “di aver potuto collaborare con Lorenzo Mattotti, un autore la cui traiettoria artistica ha intrecciato molte volte il mondo del cinema, fino alla realizzazione del manifesto della 79ª Mostra del cinema di Venezia nel settembre scorso. Ci piace ricordare con orgoglio che il Trento Film Festival è la seconda rassegna di cinema più longeva d’Italia, seconda solo a Venezia, quindi è una di quelle coincidenze che Jung avrebbe definito significative, ricche di significati simbolici e forti emozioni”.