Comelico e Pusteria / La parola alle ruspe
Dopo tante battaglie pro e contro, la parola passa alle ruspe. La Soprintendenza Archeologica, Belle arti e Paesaggio di Venezia ha dato il via libera al collegamento sciistico da Sesto Pusteria verso il Comelico. Il progetto viene definito “progetto integrato per lo sviluppo turistico, culturale e socio-economico della Valle del Comelico”. Contro il collegamento si sono battute diverse associazioni ambientaliste con una serie di pacifici flash mob e una lunga resistenza culturale e ideale che ha provocato aspre reazioni nelle popolazioni del Comelico.
“Questo progetto ha caratteristiche importanti per essere definito un progetto pilota di profilo nazionale”, è il commento di Luigi Casanova in Mountain Wilderness Notizie dove è possibile trovare altri particolari. “Infatti evita accuratamente minime analisi sul riscaldamento globale in atto, il problema della frammentazione dei territori naturali e della caduta di biodiversità sulle Alpi, umilia i paesaggi naturali e le esperienze offerte da una montagna libera, evita accuratamente la promozione di un turismo di qualità (le Terme di Padola rimangono abbandonate), cancella dalla montagna la cultura del limite”.
“Limite inteso”, aggiunge Casanova, “come insegnamento forte, diffuso nel tempo, radicato nelle autentiche culture della montagna. Inteso come valore, via maestra per permettere a tutti di vivere in montagna e di mantenere aperta la montagna a una miriade di esperienze, conservandola in funzione delle generazioni future”.