Lunga vita alla Marcialonga
A Trento in pieno centro storico, un anello di neve tra via Belenzani e piazza Duomo ospita giovedì 26 gennaio la cerimonia inaugurale della cinquantesima Marcialonga che si svolge domenica 29 nelle valli di Fiemme e di Fassa. Mezzo secolo è dunque passato, anzi volato, da quella prima edizione che fu per molti di noi milanesi, compreso chi scrive queste note, un’occasione per offrire una prova di forza e di amore per quelle Dolomiti che costituiscono l’incantevole scenario della gara.

L’appuntamento per la cerimonia inaugurale è per le 18 di giovedì 26 gennaio in piazza Duomo. Sull’ampio palco è previsto che sfilino le 36 bandiere delle nazioni partecipanti. Ad aprire la cerimonia è il Coro della Sosat con l’Inno alla Marcialonga composto da Luciano Fumai e poi inciso su un 45 giri. Per i lettori del quotidiano l’Adige uscirà un inserto di sedici pagine dedicato alla grande classica del fondo, con i dati, le curiosità, i nomi dei vincitori delle passate edizioni, i consigli per la preparazione e molto altro.
Nella delibera approvata della Giunta comunale si afferma che “riconosciuto il valore storico della manifestazione, l’appeal turistico ancora attuale e il rilievo internazionale, l’evento potrebbe rinforzare la vocazione turistica sportiva del territorio trentino, valorizzando l’attrattività dell’intero comparto sciistico provinciale e il ruolo di Trento nell’ambito del sistema turistico”.
Ancora una volta, come si legge nel sito di Mountain Wilderness, “si è voluto far prevalere la logica promozionale del marketing, che punta all’effetto, a creare l’evento, ad attrarre”. Dunque una nota stonata in una fase congiunturale come quella che stiamo vivendo, contraddistinta da notevoli rincari del costo dell’energia, nonché da una situazione climatico-ambientale allarmante? Può darsi. Ciò non esclude che tanti auguri di lunga vita vadano alla vecchia cara Marcialonga! (Ser)