“Avvicinare le montagne”, stop al piano strategico
Niente Piano strategico “Avvicinare le montagne”. Una buona notizia per chi dal 2018 si batte contro il progetto proposto dalla Provincia di Verbano Cusio Ossola e quattro Amministrazioni comunali all’interno di un sito Natura 2000 protetto dall’Unione Europea come Sito di Interesse Comunitario e Zona di Protezione Speciale. Il Piano prevede una cinquantina di interventi tra impianti a fune, piste da sci, bacini idrici, cannoni per la neve artificiale, percorsi per MTB, nuovi centri di recettività, servizi e infrastrutture per trasformare lo straordinario patrimonio naturale del Devero in un grande complesso turistico inverno – estate. “I promotori e i loro sodali”, si legge in un comunicato del Comitato Tutela Devero, “dopo cinque anni di attese e promesse non realizzate, hanno dovuto fare i conti con quello che era chiaro fin dall’inizio: la vigente normativa, regionale, nazionale ed europea, non consente l’attuazione di “Avvicinare le Montagne”.
Non sono stati “ostacoli burocratici”, si legge più avanti. “Il grande piano non è riuscito a superare la necessaria Valutazione Ambientale Strategica (VAS). È la dimostrazione che l’opposizione di comitati, associazioni, aziende lungimiranti, e di una grande ondata di sdegno (la petizione “Salviamo l’Alpe Devero” su Change ha superato 108.000 firme) era ed è fondata sull’ineludibile principio di civiltà: il rispetto delle leggi. Ma la malcelata aspirazione a mettere le mani sullo straordinario patrimonio collettivo del Devero è tutt’altro che rimossa: imprenditori, pubblici amministratori e politici stanno cambiando strategia. Ripropongono vari interventi, uno alla volta, auspicando una loro più facile approvazione. Alcuni progetti sono stati proposti tra quelli da finanziare con il PNRR, altri vengono presentati singolarmente dalle istituzioni locali”.
Il Comitato Tutela Devero annuncia di continuare il suo “indefesso e indispensabile monitoraggio del territorio e delle contraddizioni normative insite nei singoli progetti”. E’ possibile contribuire alle azioni di tutela sul sito www.comitatotuteladevero.org
“Una gran bella notizia”, la definisce anche Marco Albino Ferrari in Facebook. “È il naufragio del faraonico progetto ‘Avvicinare le montagne’ che prevedeva nuovi impianti a fune, piste di sci, con laghetti artificiali per i cannoni, e poi alberghi, ristoranti, negozi, parcheggi. Il tutto tra San Domenico e l’Alpe Devero”.
“Ma c’è anche una buona notizia nella buona notizia”, annuncia Ferrari, tra i più noti scrittori e giornalisti di montagna. “La rinuncia non è dipesa dalla mancanza di risorse economiche degli investitori, o da lungaggini burocratiche. No, l’argine è arrivato semplicemente perché il progetto non ha superato la Valutazione Ambientale Strategica (VAS). E non è poco. È la dimostrazione che le istituzioni territoriali a volte funzionano. Ciò avviene soprattutto se l’opinione pubblica fa pressione. Il Comitato Tutela Devero con il Club Alpino Italiano e altre associazioni, assieme ad aziende lungimiranti, hanno raccolto 108.000 firme”.
Nel suo piccolo MountCity desidera ricordare il suo contributo offerto a questa battaglia con decine di articoli e commenti, come ogni gentile lettore può facilmente constatare.