Marcialonga, cinquantesima edizione
Cerimonia di apertura in piazza Duomo a Trento per l’inaugurazione giovedì 26 gennaio della cinquantesima edizione della Marcialonga. Sono già 7.247 gli iscritti provenienti da 34 nazioni, con i paesi scandinavi a registrare il tasso più alto di concorrenti stranieri. Saranno invece oltre 2.000 gli italiani a percorrere la pista che porta da Moena a Canazei e di ritorno a Predazzo per poi arrivare a Cavalese. E questo avverrà domenica 29 gennaio. A far da padrona nelle edizioni fin qui svolte è stata la Norvegia che si è aggiudicata 14 successi nelle classifiche maschili, seguita dall’Italia, il cui ultimo successo si deve al campione olimpico Fulvio Valbusa che non mancherà a questa 50esima edizione.
L’Italia è la nazione con più vittorie al femminile, delle quali una decina vennero conquistate da Maria Canins. Una delle novità sarà l’introduzione del “Mur de la Stria”, una nuova salita lunga 583 metri con pendenza media del 9,9% con punte del 21% . Il presidente Angelo Corradini ha sottolineato il “costo sempre più importante dell’innevamento artificiale”.
La maratona di sci nordico di 72 km sarà preceduta da diverse gare, come la MiniMarcialonga per i bambini dai 6 ai 12 anni, la Marcialonga Young per le categorie U14 e U16 e la Marcialonga Stars, gara non competitiva a scopo benefico in collaborazione con la Lilt (entrambe sabato 28 gennaio). Ci saranno inoltre la Marcialonga Story di 11 km per fondisti retrò con l’arrivo serale con le fiaccole a Predazzo (venerdì 27 gennaio) e la Marcialonga 50×50 per 50 sciatori con sci e abbigliamenti risalenti a prima del 1971.
Nel centro di Predazzo è previsto anche l’arrivo della Marcialonga light di 45 km. Un tempo su questa distanza un cancello addobbato con rami di abete si chiudeva inesorabilmente sui “bisonti” in ritardo sulla tabella di marcia e rappresentava una cocente sconfitta per chi fin dal primo mattino era in marcia da Moena.