Il “libro bianco” sui Giochi Milano-Cortina 

Battesimo a due passi dalla Madonnina, presso la Casa della Cultura in via Borgogna 3 (Metro San Babila) giovedì 15 dicembre alle ore 21, per “Ombre sulla neve”, il libro bianco delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina edito da Altræconomia e firmato da Luigi Casanova, bellunese, già Custode forestale nelle Valli di Fiemme e Fassa, voce storica dell’ambientalismo. Nella foto, sullo sfondo del Pomagagnon, un’immagine di “Vertigine bianca”, film ufficiale dei Giochi del 1954.

A quanto si apprende dall’autore, si tratta di un libro che non fa sconti a chi – come sempre – sfrutta i “grandi eventi” per i propri affari e interessi, senza curarsi dei bisogni reali del territorio e di chi lo abita. Un invito a informarsi e ribellarsi, nel nome della montagna. L’inchiesta è tra le più approfondite sui Giochi olimpici di Milano-Cortina 2026. Di un aspetto Luigi Casanova si dice più che mai convinto: si può amare lo sport ma raccontare come questo “grande evento” – al pari di altri in passato – abbia un impatto devastante sul territorio alpino e i suoi abitanti. 

Il libro con la forza dei fatti e dei numeri smentisce la favola dell’Olimpiade “a costo zero e sostenibile” e denuncia l’assenza di una valutazione ambientale complessiva a livello nazionale e di un confronto aperto con cittadini e associazioni ambientaliste, nonché l’invadenza di infrastrutture insostenibili come le opere stradali inquinanti, i palazzetti-cattedrali nel deserto e gli ampliamenti dei domini sciistici che coinvolgono tre Regioni, Trentino-Alto Adige, Veneto e Lombardia, oltre alla città di Milano.

Più si spande la colata di cemento sulle nuove piste olimpiche sullo sfondo delle meravigliose Tofane e delle altrettanto affascinanti Cinque Torri, più sale il costo da addebitare alla comunità e più crescono le riserve sulla possibilità di ricreare la magia delle giornate di gloria vissute da Cortina nel 1954 all’epoca dei suoi primi Giochi invernali. Quando correva il detto, ancora d’attualità, secondo cui “sotto la neve il pane”. 

I vecchi milanesi appassionati di montagna ricordano di essersi precipitati in quell’inverno avaro di neve a fare il tifo per gli atleti olimpici salendo sulla confortevole Freccia delle Dolomiti che a Calalzo terminava la corsa e si saliva giulivi sul trenino azzurro che puntava zigzagando su Cortina dopo una mezza giornata di viaggio. 

La regina delle Dolomiti era immersa in quel 1954 nella sua abituale, quieta magia. Appena fuori dalla stazioncina i viaggiatori erano accolti da decine bob a pancia all’aria che si lasciavano docilmente accudire dagli equipaggi impegnati nell’affilatura dei pattini. Un inebriante profumo di scioline saliva dalle ski room degli alberghi dove i maghi delle cere trafficavano con gli attrezzi dei campioni bisognosi di cure alle solette e agli attacchi “a cinghia lunga” prima di tuffarsi nella vertigine bianca delle piste. “Vertigine bianca” era anche il titolo del film ufficiale destinato a consegnare alla storia le immagini irripetibili dell’uomo jet Tony Sailer e delle agili falcate di Sixten Jernberg, asso vichingo del fondo.

Probabilmente il compito e sicuramente il merito del nuovo libro di Casanova è di ricordarci che la magia di “quella” favolosa Cortina si fa sempre più irripetibile e che non c’è colata di cemento né ci sono tecnologie né sprechi di risorse sottratte ai contribuenti che possano restituircela. 

L’alternativa? Casanova suggerisce un’etica che (se possibile) dia una nuova dignità alla montagna e combatta davvero lo spopolamento, con piccole opere che abbiano una ricaduta sociale positiva sul territorio, rispettando i valori identitari delle alte quote. E’ chiedere troppo a chi ci governa e non bada a spese? Una risposta potrebbe darla in questo libro anche la prefazione di Vanda Bonardo, naturalista, insegnante, attivista, responsabile nazionale Alpi di Legambiente e membro del direttivo Cipra Italia. Una prefazione che è anche un buon motivo per ritenere imperdibile, senza ancora averlo letto, questo documentatissimo libro bianco. (Ser)

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