Il bob e l’agonia del Centro di Misurina
Con un decimo degli ottanta milioni di euro necessari per costruire la pista di bob a Cortina in vista dei Giochi del 2026 si potrebbe salvare l’agonizzante Centro di Misurina per le malattie respiratorie dei bambini di cui si annuncia la chiusura. Certo, la crisi finanziaria in cui versa l’Istituto Pio XII, indebitato fino al collo, contrasta in modo singolare con gli olimpici sprechi che si annunciano per queste Olimpiadi definite “a costo zero”. Mercoledì 7 dicembre, la proposta è stata ripresa in un ordine del giorno del consigliere regionale dem Andrea Zanoni, convinto che ancora si possa salvare questo Istituto considerato un’eccellenza. E’ emerso in particolare che basterebbero una decina di milioni per acquisire dalla Diocesi di Parma, semmai lo volesse vendere, l’istituto di Misurina.
L’Odg (che è stato respinto) prende in considerazione tutta una serie di ipotesi di rilancio che i firmatari hanno messo a fuoco dopo una consultazione con le famiglie degli ex pazienti e degli ospiti più recenti. Decisamente pessimista sugli sviluppi della crisi è l’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin che ha ribadito in aula il sostegno sempre manifestato dalla Regione per l’istituto, l’unico sostegno a suo dire di cui l’istituto goda in Italia. L’assessore ha ricordato altresì che nell’ultimo anno al Centro è stata riconosciuta anche la funzione di terapia dei disturbi dell’apprendimento, e ciò allo scopo di ampliare la possibile accoglienza di pazienti pediatrici anche non affetti da asma. L’agonia del Centro purtroppo continua a dispetto delle petizioni e degli appelli di Mauro Corona nel corso della trasmissione televisiva “Carta bianca”. (Ser)