Monologhi / Così Cipriani dà vita a Dolomieu
Giornalista, scrittore, scalatore attivo da oltre quarant’anni con particolare inclinazione per l’alpinismo esplorativo (oltre 800 vie nuove fra Alpi nordorientali, Grecia e Balcani), da sempre il veronese Eugenio Maria Cipriani nutre interesse sia per la storia dell’alpinismo sia per quella della geologia.
Autore di oltre sessanta volumi fra guide escursionistiche e alpinistiche e saggi storici, in gioventù Cipriani ha frequentato due scuole di recitazione e ha interpretato diversi ruoli recitando durante la stagione estiva teatrale veronese negli anni 1984 e 1985 e successivamente esibendosi in letture pubbliche con la compagnia del Teatro Nuovo di Verona. Cipriani ora si propone nei panni dello scienziato Dieudonné Guy Silvain Tancrède de Gratet de Dolomieu (1750-1801), studioso e viaggiatore francese vissuto nella seconda metà del Settecento.
Allo scienziato che ha dato il suo nome alle Dolomiti è dedicato il monologo “Il mio nome è Dolomieu” di circa 60 minuti in cui l’autore del testo, dopo averne indossati i panni, racconta la vita e le avventure del noto naturalista.
Il Dolomieu “recitato” da Cipriani si presenta in scena con un elegante costume del diciottesimo secolo e appare impegnato da un lato con lo studio dei vulcani e dall’altro con il mistero fino ad allora inspiegato della nascita delle montagne.
Fu una vita avventurosa quella di Dolomieu che lo ha visto due volte in prigione ma anche ospite dei più importanti salotti culturali europei. Fu tra l’altro il primo naturalista a visitare le Piramidi d’Egitto dove scampò alla morte per pura fortuna.
Amato dalle donne e molto apprezzato dei contemporanei, alla morte di Dolomieu tanta notorietà si dissolse nel giro di pochi anni e oggi nessuno si ricorderebbe più di lui se non avesse dato il nome alle montagne più belle del mondo. Egli è noto infatti per aver compreso la matrice chimica delle rocce dolomitiche che proprio da lui prendono (peraltro del tutto casualmente) il nome.
Geologo attento e capace di creare una “rete” scientifica, Dolomieu fu uno dei padri fondatori di una scienza nata da poco: la geologia. Inoltre, visse in prima persona l’annosa “querelle” scientifica dell’epoca fra chi sosteneva l’origine ignea delle rocce (Plutonisti) e chi ne affermava di contro l’origine idrica (Nettunisti). Una controversia che infiammò gli animi di cattedratici di fama mondiale ed ebbe riscontri importanti anche nella letteratura e nelle arti.
Poi venne la Rivoluzione francese a cambiare il corso della sua vita. E per Dolomieu nell’ultimo decennio fu tutto un susseguirsi di campagne esplorative e guai personali.
Nota dell’autore
La scenografia non è necessaria. Per contatti: eucip@libero.it. Nella foto in apertura Eugenio Cipriani nelle vesti dello scienziato.