Rifugi / Quando il piatto unico era “alpinistico”
Nel Tariffario dei rifugi del Club Alpino Italiano, l’elenco delle consumazioni un tempo prevedeva alternativamente minestrone e pastasciutta ma anche un immancabile “Piatto unico alpinistico del giorno”. I turisti non andavano per il sottile e mangiavano con appetito. Oggi come illustra il documentario “Il piatto forte dei rifugi – Camminando dalle Alpi Marittime alle Alpi Cozie” agli affamati trekker le cucine delle strutture in quota offrono una scelta di specialità della zona piuttosto variegata.
Il video è realizzato da Tiziana Fantino (nella foto), appassionata escursionista e alpinista, e le realtà della cucina di 15 rifugi delle Alpi Marittime e Alpi Cozie vengono raccontate attraverso la voce dei gestori.
Il filmato è stato ideato e realizzato nei mesi estivi raggiungendo le strutture in quota con l’obiettivo di promuovere e valorizzare il territorio montano e dei suoi prodotti. “Ho scelto le Alpi Marittime e Cozie”, racconta Tiziana Fantino, “per la morfologia del paesaggio e le due imponenti vette che le identificano e si vedono da molto lontano, anche da altre Regioni: l’Argentera (3297 metri) e il Monviso (3887 metri)”.
C’era una volta, questo eccezionale piatto, quando i rifugi non erano alberghi di alta quota. Si arrivava e si sceglieva quasi sempre, il Piatto unico alpinistico del giorno. Ci si saziava, era abbondante e costava poco. Poi, l’ambiente era caloroso, anche per il camino acceso. Insomma, altri tempi. Oggi, io non l’ho più trovato, se non i menù, con piatti da gourmet, con pietanze raffinate.