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Il sentiero è stretto? Precedenza al pedone

Prima o poi il bubbone doveva scoppiare. Il popolo dell’escursionismo a piedi sempre più mette sotto accusa quello delle mountain bike e delle e-bike. Chiede perciò un nuovo regolamento la Regione Veneto più che mai sul piede o meglio sul pedale di guerra. A sua volta il Club alpino impone autorevolmente che sui sentieri di alta montagna si possa salire e scendere a piedi senza la preoccupazione di essere investiti da un cicloscalatore. Il problema è particolarmente sentito anche lungo le ciclovie engadinesi, quelle che si sviluppano lungo i laghi e risalgono le dorsali fino a toccare i languenti ghiacciai. L’impegno non facile è quello di far rispettare le regole. Un esempio? In base alla “Trail user guide”, nei Grigioni il ciclista deve sempre annunciarsi quando incontra persone in cammino. Gli si chiede dunque di usare il campanello. E’ richiesto un simpatico “ding, ding”.  Qualcuno ricorda di avere udito una scampanellata camminando lungo i sentieri italiani? 

Della questione si sta occupando in provincia di Bolzano la Difensora civica Gabriele Morandell assieme alla assessora provinciale Maria Hochgruber Kuenzer. Entrambe sono portavoci delle sempre maggiori lamentele degli escursionisti. Che nei sentieri stretti e in certi casi dove è bene prestare attenzione, incontrano e si scontrano con gli E-biker.

La questione si fa sempre più calda per via dell’aumento nella presenza e nella diffusione di questo tipo di escursionista ciclo-munito. “La guida normalmente spericolata dei ciclisti rappresenta un pericolo per gli escursionisti che si trovano sui percorsi montani ed evidentemente non hanno il tempo di farsi da parte limitando i danni”, ha spiegato Morandell intervenendo su Rai Südtirol. Aggiungendo che “i cittadini si informano sempre sulle norme e sui regolamenti e per questo rimangono sorpresi dal fatto che, in pratica, siano pochissimi i percorsi in cui è vietato andare in bicicletta”.

La maggiore presenza di biciclette elettriche nei luoghi prima difficilmente raggiungibili sulle classiche due ruote ha indubbiamente aumentato il traffico sui sentieri escursionistici. Di conseguenza, anche l’impegno richiesto per la manutenzione dei sentieri è cresciuto. Ma c’è un’altra prospettiva che farà discutere. Se ci saranno sentieri condivisi occorre che alla manutenzione dei percorsi partecipino anche le associazioni di mountain bike. Ecco perché il Cai, assieme alle altre organizzazioni alpine, dovrebbe insegnare ai ragazzi come usare il piccone e la pala, ovvero i due strumenti più utili per sistemare un percorso di montagna. E’ sensato chiedere se questo progetto potrà mai diventare realtà o rimarrà nelle pie intenzioni di un’associazione abituata a operare soprattutto con chiacchiere e distintivi? (Ser)

I disegni qui riprodotti fanno parte di una garbata campagna sviluppata con cartelloni lungo gli affollati percorsi ciclopedonali dell’Engadina.

One thought on “Il sentiero è stretto? Precedenza al pedone

  • Caro Roberto… [Ecco perché il Cai, assieme alle altre organizzazioni alpine, dovrebbe insegnare ai ragazzi come usare il piccone e la pala, ovvero i due strumenti più utili per sistemare un percorso di montagna. E’ sensato chiedere se questo progetto potrà mai diventare realtà o rimarrà nelle pie intenzioni di un’associazione abituata a operare soprattutto con chiacchiere e distintivi? (Ser) ] – PAROLE, PAROLE, SOLTANTO PAROLE…

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