Bici elettriche e montagna addomesticata
“Pensieri corsari: la bicicletta elettrica e la montagna” è il titolo di queste riflessioni dello scrittore ossolano Paolo Crosa Lenz tratte dal periodico “Lepontica” da lui stesso mensilmente redatto. L’invito che emerge è di non addomesticare troppo la montagna.
Sullo scorso numero di Lepontica (n° 22 – settembre 2022) hanno suscitato interesse (molti consensi e nessuna reprimenda!) due articoli relativi alla follia delle “panchine giganti” che sono in diffusione esponenziale (ne ho vista una nuova ad Arvogno in Valle Vigezzo, in mezzo a belle montagne). Amici svizzeri mi dicono che in Canton Ticino stano nascendo le “altalene giganti” con tanto di cintura di sicurezza.
L’altro argomento è stato quello delle “croci illuminate” che uccidono la notte. Da più parti mi è stato chiesto di esprimermi sul tema delle biciclette elettriche che stanno modificando i sentieri di montagna. Sulle modalità di esercitare il cicloescursionismo, in sé attività moderna di vivere l’outdoor, il dibattito nel Club Alpino Italiano è acceso e non risolto.
Dico due cose. Primo. Il fenomeno E-bike è un “big business” per aziende e professionisti che ne progettano gli itinerari, dall’altro è un “aiutone” per ginocchia fragili e muscoli stanchi o pigri. Sono stato un “ciclista muscolare” e, prima o poi, mi convertirò all’E-bike, ma solo per viaggiare su stradine asfaltate e percorsi ciclabili. Mai per andare a rovinare con prepotenza antichi sentieri che i volontari del CAI hanno curato, segnalato e mantenuto con fatica e rispetto. Non “addomestichiamo” troppo la montagna.
Secondo. Il patrimonio di sentieri che l’Italia possiede (Alpi, Appennini, colline, coste) è stato creato da gente che lavorava su quelle terre e i sentieri erano infrastruttura di lavoro, come le autostrade oggi! Ci andavano a piedi, carichi di fardelli, conducendo un cavallo carico di merci, al massimo sul dorso di un asino. Negli anni 70’ – 80’ del Novecento il motocross e affini hanno creato danni enormi a questo patrimonio, un’attività oggi regolata in ritardo.
Paolo Crosa Lenz
da Lepontica, ottobre 2022