Pedibus calcantibus da Milano alla Svizzera
L’apertura di un nuovo tratto del celeberrimo Sentiero del Viandante consente di camminare in sicurezza, pedibus calcantibus, lungo un itinerario di 200 km che unisce Milano e la Svizzera. Da tempo il percorso è completo. Si è anche proceduto alla posa della segnaletica escursionistica. Ne ha dato notizia a suo tempo il sito dell’organizzazione “Movimento Lento”, fonte preziosa di questo genere d’informazioni. Va segnalato che Alberto Conte di “Movimento Lento” è autore con Sara Zanni di una recentissima “Guida del Sentiero del Viandante”, definita un viaggio a mezza costa alla scoperta di borghi pittoreschi come Abbadia Lariana, Lierna o Varenna e di panorami rigeneranti, a contatto con la natura, lungo questa antica via di comunicazione a meno di un’ora di treno da Milano.
“Sono nato e cresciuto a Milano”, racconta Conte, “ci ho lavorato a lungo, spesso in uffici con una bella vista. Nelle giornate in cui soffiava il Fohn, il vento caldo del nord che spazza via la foschia, il mio sguardo poteva spaziare su tutto l’arco alpino. Le Grigne erano le cime più vicine e riconoscibili e per me, costretto a sedere dietro una scrivania, diventavano il simbolo di una libertà negata. Se avessi saputo dell’esistenza di un cammino che collegava il centro della mia città con quelle montagne, e che anzi proseguiva oltre, verso la Svizzera, sicuramente mi sarei organizzato per percorrerlo, partendo con lo zaino sulle spalle dalla mia casa o, perché no, dal mio ufficio”.
Ci sono in effetti varie possibilità di camminare da Milano alla Svizzera, ma quasi tutti i percorsi hanno problemi di sicurezza a causa del traffico, o comunque costringono ad attraversare zone non molto gradevoli per un camminatore. Un’ottima soluzione, che unisce sicurezza, paesaggio e cultura, è l’itinerario che esce da Milano percorrendo il naviglio della Martesana e punta verso nord-est per arrivare al fiume Adda. Da qui s’imbocca il percorso ciclabile che risale il fiume, un itinerario a tratti spettacolare che raggiunge Lecco.
Qui, come riferisce Conte, si è presentato finora un problema: il Sentiero del Viandante, lo storico itinerario che sale verso Colico percorrendo la sponda orientale del lago di Como, nel primo tratto è andato perduto nella costruzione della moderna superstrada. Per arrivare ad Abbadia Lariana, punto di partenza dell’attuale percorso pedonale, si doveva prima prendere il treno, o, soluzione più romantica, il battello. Ora però il Sentiero del Viandante è stato prolungato verso sud fino a Lecco ed è possibile camminare in sicurezza fino ad Abbadia. Da qui si risale il lago lungo il sentiero fino a Colico, da dove si attraversa il Pian di Spagna per imboccare la Via Francisca, un itinerario che raggiunge Chiavenna, snodo strategico delle antiche vie per la Svizzera.
Chiavenna è l’estremo meridionale della Via Spluga, itinerario di trekking transfrontaliero molto popolare tra gli escursionisti d’oltralpe, che supera il passo dello Spluga per raggiungere Thusis e innestarsi nella vasta rete degli itinerari svizzeri. In alternativa è possibile raggiungere il passo del San Bernardino attraverso il valico del Baldiscio.
L’itinerario è l’asse portante delle Vie del Viandante, una rete di dodici percorsi transfrontalieri che negli ultimi anni sono stati valorizzati tramite due progetti Interreg finanziati dall’Unione Europea e coordinati dal Comune di Lecco. L’azienda ItinerAria ha lavorato al progetto, realizzando tra l’altro il sito web www.leviedelviandante.eu che consente di orientarsi anche sui percorsi non segnati.
