Letture / La gastronomia a passo lento

Forse perché messa alle strette dalla siccità e dalla mancanza di neve, la montagna sembra di questi tempi prendere i turisti per la gola. Una strategia infallibile? Golosi sono definiti negli opuscoli pubblicitari perfino i sempre più diffusi cammini che hanno pur sempre origine da una ricerca di espiazione attraverso i digiuni e l’usura delle scarpe e delle relative suole.

Dovunque in effetti emergono percorsi in cui il camminare si accompagna a… peccati di gola. Ma si sa, ogni stagione è buona per i turisti golosi e l’autunno si annuncia particolarmente denso di proposte. La Valtellina abbina storia e gusto, una formula ritenuta turisticamente vincente, con il “Valtellina Ebike Festival” nella cittadina di Morbegno che sciorina proposte gourmand anche in occasione della 115° Mostra del Bitto. Escursioni e percorsi in sella sono intervallati da soste in cantine, alpeggi o ristoranti. In tavola sono messi deliziosi pizzoccheri, bitto, polenta, salumi e vini del territorio.

Profuma di buono il Cheese Festival in Val di Sole giunta all’evento più atteso: l’asta dei formaggi di malga, in programma a Castel Caldes lunedì 26 settembre. Ai piedi delle Pale di San Martino dopo la Festa delle Brise nella Valle del Vanoi si attende la Gran Festa del Desmontegar, in programma fino al 2 ottobre: quattro giorni per celebrare il ritorno degli animali dai pascoli alle stalle del fondovalle. 

Il Sentiero Italia del Cai si presenta come una vetrina della gastronomia a passo lento. Forse il progetto non lo prevedeva… In apertura il formaggio “puzzone”, gloria di Moena nelle Dolomiti.

Nell’Alta Badia, capitale gourmet delle Alpi, fino al 2 ottobre va in scena la manifestazione “Saus dl altonn – I sapori dell’autunno”: erbe di montagna, carne di manzo bio, miele, formaggio sono i prodotti protagonisti assieme a sei chef d’eccezione. Sei rifugi, infatti, saranno abbinati ciascuno a un produttore e al relativo prodotto d’eccellenza del territorio. 

Vi è venuta l’acquolina in bocca? Non fatelo sapere agli amici della Società Alpinisti Tridentini che non ha digerito l’invito a un’apericena organizzata in un bivacco alpinistico dall’organizzazione Visit Trentino. “Iniziativa diseducativa e discutibile” l’ha definita la Sat di Trento. Ben detto. “I rifugi non si vendono al turista come ristoranti”, protesta la Sat. “L’offerta rivela poco rispetto e scarsa percezione dei veri valori che devono muovere i frequentatori delle montagne e dei suoi rifugi”.

L’evento che più incuriosisce in questi giorni di vacche grasse (finché la va…) riguarda probabilmente la presentazione di un libro firmato da Barbara Gizzi e Irene Pellegrini. Riguarda gli itinerari gastronomici lungo il Sentiero Italia Cai ed è realizzato con il sostegno dell’azienda Scarpa. Qui sopra la copertina.

Il titolo conferma una certa dose di edonismo mangereccio che s’intreccia con il piacere dell’andare a piedi. Un doppio piacere è dunque quello offerto dal “Gusto del camminare”. Pubblicato da Slow Food Editore, il libro risulta dedicato a chi sceglie di scoprire a passo lento il nostro Paese e la sua ricca cultura gastronomica e naturalistica. A “cucinarlo” come si conviene hanno provveduto Barbara e Irene percorrendo il Sentiero Italia. Senza fretta, ci mancherebbe, secondo i dettami della moderna cultura gastronomica che si proclama a passo lento.(Ser)

Un pensiero riguardo “Letture / La gastronomia a passo lento

  • 29/09/2022 in 08:52
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    Sono contrario ai raduni, ai concerti, agli ELITAXI, alle abbuffate nei rifugi. Ma così oggi va la vita. Discutibile gli itinerari gastronomici lungo il Sentiero Italia Cai, significa che i sentieri vengono calpestati da improvvisatori escursionisti in cerca di mangiare e bere. Ovvio che è patrocinato dal CAI e Slow Food. SENTIERI E CIBO! Idea che porterà soldi ai rifugi, baite, bancarelle, ecc, ma che penalizzerà AMBIENTE E MONTAGNA

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