“Specchio dei tempi” in aiuto del pastore

E’ bastata una lettera sulla rubrica Specchio dei tempi, lo scorso 10 settembre, per mettere in moto una inattesa catena di solidarietà. I lettori de La Stampa, sempre sensibili alle emergenze del mondo agricolo e pastorale, si sono mossi dopo che Mauro Allocco, un pastore di Lequio Tanaro, aveva raccontato il suo dramma in una lettera alla popolare rubrica del giornale: “Sono un allevatore di pecore sambucane. Sono tre anni che i lupi mi perseguitano e mi ammazzano le pecore gravide e non. Non sono in montagna bensì in pianura vicino a case con recinti con cani maremmani, ma i lupi non guardano nulla, entrano e fanno quello che vogliono. Fra quelle morte e perse sono giа una cinquantina. Ho scritto denunce e affrontata tanta burocrazia, ma nessuno finora ha fatto nulla. Non ho ricevuto un centesimo di risarcimento”. 

La lettera non ha avuto alcuna risposta del mondo istituzionale, ma sono ugualmente arrivate alcune donazioni, accompagnate da messaggi toccanti: c’è chi ha ricordato i propri nonni “anche loro pastori”, chi ha voluto semplicemente mostrare vicinanza a un uomo che “resta nella natura a svolgere un mestiere duro, ma che fa bene all’ambiante ed alle nostre tradizioni”.

Anche Specchio dei tempi sosterrà, con una donazione autonoma in aggiunta a quelle arrivate dai lettori, questa piccola raccolta alla quale possono partecipare tutti. Si può donare su www.specchiodeitempi.org con carta di credito e Paypal; oppure con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo. O tramite il conto corrente postale 1035683943; causale “Per il pastore di Lequio Tanaro”. Tutti i versamenti, eccetto quelli in contanti, sono fiscalmente deducibili.

Fonte: La Stampa del 18 settembre. In apertura Rosa BonheurThe Highland Shepherd1859

Un pensiero riguardo ““Specchio dei tempi” in aiuto del pastore

  • 21/09/2022 in 20:14
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    ” Non sono in montagna ma in pianura vicino a case” mi piacerebbe sentire uno zoologo su questa forma di accanimento

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