Imbrattamento o art-pinismo?
L’intenzione era probabilmente di realizzare un’opera di land-art o di art-pinismo che dir si voglia. E ciò per arricchire il paesaggio alpino. Ma niente da fare. Per i carabinieri forestali saliti sul Monte Amaro della Maiella, a 2793 metri il Bivacco Pelino risulta semplicemente imbrattato. Quattro persone, tre ragazzi e una ragazza, tra i 19 e i 27 anni, erano intenti a realizzare quella che, bontà loro, hanno definito una “performance artistica”. Gli “artisti” ora rischiano la pena della reclusione da uno a sei mesi o una multa da 300 a 1000 euro per imbrattamento di bene immobile, oltre all’obbligo di ripristino e ripulitura. Ma il dubbio rimane. E se quel manufatto arrugginito fosse ora più gradevole dopo la cura art-pinistica?
A chi ha tempo e voglia di leggerlo, posso inviare un mio vecchio articolo, comparso anni fa sull’annuario del CAAI dal titolo ” Rifuggiamo dai Rifugi”. Ovviamente detesto queste arroganti forme di street art in città e tantopiù in ambienti naturali. Carlo Alberto Pinelli
Alcune persone con le quali ho parlato, non hanno criticato questa pseudo art.… anche per il motivo che, il bivacco era scolorito. Ora c’è una vivacità di colore!? A me non piace.
Questa volta sono d’accordo con i carabinieri forestali. Questa “arte” va bene per le periferie cittadine, non si addice a mio parere all’ambiente sobrio del paesaggio di montagna. Dopo croci in ogni dove, panchine giganti, bivacchi dalle forme più stupide, speriamo non si diffonda anche questa moda. In montagna natura e basta. Il paesaggio alpino non si arricchisce certamente in questo modo.
concordo: dall’imbrattamento pseudo artistico alla giga panchina il passo è cortissimo