I cartoons che resero divertente la scienza
Con voce pacata dall’alto dei suoi 84 anni Bruno Bozzetto la mattina di ferragosto ha voluto ricordare nel giornale radio di Raitre l’amico scomparso Piero Angela. C’era in effetti da aspettarsi che da qualche parte, nel doveroso moltiplicarsi degli omaggi al grande giornalista e divulgatore morto a 93 anni, ci si ricordasse di Bozzetto. E che fosse messo a fuoco il suo ruolo determinante nella genesi di Quark e Superquark, i due cavalli di battaglia per cui Angela è entrato nella storia della televisione.
Bozzetto cominciò a operare nel campo della divulgazione scientifica proprio con Angela, realizzando quasi sette ore di filmati inseriti dal 1981 al 1988 in Quark e Superquark. Eppure sembrerà strano ma sfogliando pagine e pagine di giornalini e giornaloni (il Corriere, La Stampa, La Repubblica, Il Fatto Quotidiano, fra i tanti) invano si è cercato nei “coccodrilli” di Angela il nome di Bozzetto. Strana lacuna. La verità è che, pur disponendo di organizzatissimi archivi elettronici, i giornalisti oggi sembrano avere la memoria corta o soffrono di ignoranza congenita o vanno troppo spediti per permettersi certi fondamentali approfondimenti. Ecco un bell’argomento che il grande comunicatore Angela si è lasciato sfuggire.
Ebbene, la grande popolarità di Angela legata a programmi di divulgazione scientifica non ci sarebbe stata senza l’essenziale contributo del geniale Bozzetto, un re dei cartoon, già candidato all’Oscar. E ora c’è da chiedersi come avrebbe potuto Angela destreggiarsi su argomenti tanto delicati senza gli spassosi disegni di Bozzetto che tutto hanno fatto per accrescere la popolarità del giornalista fuorché banalizzare la narrazione.
Meccanica quantistica, relatività, entropia, superconduttori, embriologia, ingegneria genetica: è piuttosto ampio il campo degli argomenti che Angela ha potuto illustrare agli spettatori di Quark e Superquark grazie ai disegni animati di Bozzetto. Così, dopo avere portato di comune accordo per tanti anni la scienza in prima serata, Angela a Bozzetto s’incontrarono sul video nella trasmissione GiovedìScienza. Si abbracciarono da vecchi amici. E Piero Bianucci nel corso della trasmissione introdusse il libro autobiografico di Angela “Il mio lungo viaggio” (Mondadori, 224 pagine, 19 euro).

Come Bozzetto sia entrato nella factory di Angela alla fine del 1980, il giornalista lo raccontò nel citato libro autobiografico. “Lo invitai a illustrare un mio articolo scritto per La Repubblica e intitolato ‘Quanto petrolio consuma il filosofo’”, annotò Angela. “Il filosofo infatti non produce cibo, né oggetti, né servizi. Egli pensa. Ma per poter pensare deve avere dietro di se una lunga catena energetica che lo sorregga. Ne uscì un bellissimo disegno animato. E fu l’inizio di una lunga collaborazione”.
Nel corso degli anni Bozzetto realizzò per Quark ben 45 disegni animati di 8-10 minuti ciascuno (cioè in totale quasi 7 ore, l’equivalente di quattro film). Un lavoro da certosini, perché ogni fotogramma doveva essere colorato a mano (e in ogni secondo ci sono 25 fotogrammi!). “Utilizzammo i disegni animati anche per spiegare temi complicati quali l’integrazione europea e l’economia”, racconta ancora Angela. “Bozzetto mi disse che quando riceveva i miei testi ripiegava la metà del foglio per non essere influenzato dalle vignette che io stesso abbozzavo e che quando le confrontava con le sue risultavano all’80 per cento uguali”.
Anche per questi particolari l’auspicio è che Bozzetto possa entrare in pianta stabile con l’indimenticabile Angela nell’empiro dell’”edutainement”, termine molto utilizzato che unisce “educational”, ossia contenuti che educano, ed “entertainement”, ossia contenuti che intrattengono il pubblico a cui si rivolgono. Perché non c’è dubbio che la gloria vada equamente spartita tra i due maestri. (Ser).