Cari escursionisti, non fidatevi di internet! 

Come previsto, le montagne dell’Alto Adige sono state prese d’assalto da migliaia di alpinisti, escursionisti e turisti. Ed è soprattutto a queste due ultime categorie che appartiene la maggioranza di chi si approccia alla montagna senza la necessaria preparazione, senza un’attrezzatura idonea e, ancora peggio, senza un’attenta programmazione. Il presidente del Soccorso Alpino Alto Adige, Giorgio Gajer, rinnova gli inviti alla prudenza e ad un approccio rispettoso alla montagna. 

“Anche nell’ultimo fine settimana – spiega Gajer – gli interventi degli specialisti in forza nelle varie stazioni del Soccorso Alpino sono stati numerosi sulle nostre montagne, prese letteralmente d’assalto da migliaia di persone che, anche per avere un po’ di tregua dalla calura del fondovalle, si sono riversate sui tanti percorsi, più o meno attrezzati, delle nostre montagne”. La canicola rende ancora più valida la raccomandazione di uscire presto al mattino, anzi prestissimo, e anche di rientrare presto, così da evitare di camminare nelle ore più calde. È davvero importante.

A guide alpine e operatori del Soccorso Alpino capita poi di imbattersi in escursionisti che, anche a quote notevoli e in zone particolarmente impervie, indossano scarpe inadatte o addirittura sandali. Incoscienza pura. “Le calzature sono di importanza fondamentale – ribadisce il presidente del Soccorso Alpino – e devono essere di buona qualità, contenere la caviglia ed essere dotate di una suola tipo “Vibram” non troppo dura, perché altrimenti non ha tenuta e tenderebbe a scivolare”. Un paio di scarponcini idonei non garantisce solo una camminata comoda, ma soprattutto quell’aderenza, quella tenuta al terreno che possono fare la differenza tra il tornare a casa e salvi e il scivolare per decine di metri lungo un canalone, spesso con esiti tragici”.

Gajer fornisce anche consigli su come utilizzare al meglio l’oggetto da cui, ormai, nessuno di noi si separa: lo smartphone. “In montagna – spiega – non serve utilizzare la funzione Bluetooth che accelera lo scaricamento della batteria. È sempre utile portare con sé una powerbank, una batteria esterna portatile, e scaricare sul proprio apparecchio l’applicazione GeoResQ, servizio gratuito per i soci Cai che con la funzione “posizione” è in grado di fornire le coordinate geografiche del punto in cui ci si trova e di inoltrare richiesta d’aiuto. Informazioni, queste, di estrema importanza e, a volte vitali, in caso di interventi del soccorso alpino”.

“Programmate bene ogni uscita e raccogliete tutte le informazioni possibili – conclude il presidente del Soccorso alpino Alto Adige – sulle condizioni meteo, ma anche sulla situazione della zona in cui avete intenzione di andare. Non affidatevi a ricerche in internet o a forum online, ma chiamate chi quei luoghi li conosce bene ed è in grado di coglierne i cambiamenti perché ci vive e ci lavora: le guide alpine”.

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