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Arte in montagna / Angeli e demoni ad Aosta

Un’esposizione è dedicata ad Aosta all’artista armeno Arshak Sarkissian, figura emergente dell’arte contemporanea, con una ricca selezione di dipinti, disegni, incisioni e installazioni. Ne dà l’annuncio l’Assessorato Beni culturali, Turismo, Sport e Commercio della Regione autonoma Valle d’Aosta precisando che venerdì 29 luglio 2022, alle ore 18 è prevista l’inaugurazione presso il Centro Saint-Bénin di Aosta con il titolo Arshak Sarkissian. Angeli e Demoni.

Arshak Sarkissian (1981) vive e lavora tra Jerevan e Londra. Ha iniziato giovanissimo la carriera artistica, unendo lo spirito del mondo classico con elementi contemporanei e creando personaggi surreali, tra realtà e invenzione, ispirato dai maestri della storia dell’arte e dalla tradizione popolare armena.

La curatrice Dominique Lora così introduce la mostra di Aosta: “L’artista è un figlio emblematico della sua epoca poiché ha conosciuto la fine dell’impero sovietico e la complessa transizione che ne è risultata. Come un ricercatore polifonico che sconfina oltre la dimensione progettuale del lavoro, sperimenta e alterna mezzi espressivi quali pittura, disegno, grafica, scultura e installazione, giocando con segni, simboli e materiali che, come idiomi babelici, si confondono, si sovrappongono e si riorganizzano. La sua visione del mondo inizia e si compie attraverso opere pregne di memoria, di colori, di forme antiche e moderne, permeate di umorismo e dense di drammaticità collettiva”.

Le composizioni di Sarkissian sono animate da bizzarre figure, saltimbanchi, popolani, cantastorie, folli, pescatori, scimmie, strani animali antropomorfi o ancora creature stravaganti e fenomeni da baraccone, accarezzati da una luce fissa e assorta. L’artista ritrae soggetti inconsueti, il cui corpo si fa spesso emblema, mezzo espressivo essenziale a cui è conferita una bellezza straniante. Personaggi grotteschi in pose classicheggianti, con volti dall’espressione composta, rivelano il dramma di un’umanità magnetica che attrae. La sua iconografia è ispirata alla quotidianità e a un mondo familiare, trattato con un distacco malinconico che conferisce ai suoi soggetti un’aura magica, inafferrabile, irreale.

La pittura di Arshak – scrive in catalogo Daria Jorioz, dirigente delle Attività espositive – si è nutrita della lezione di inquieti maestri quali Jieronymus Bosch, Francisco de Goya ed Ernst Ludwig Kirchner, ha guardato alla dimensione onirica del Surrealismo e in particolare a Max Ernst, si è lasciata ispirare da tutta la storia dell’arte, forse anche dalle disturbanti fotografie di Diane Arbus e dalle stranianti visioni di Matthew Barney, per giungere a una sintesi personale ed efficacissima, che ci consegna una visione del presente complessa ma anche solidamente radicata nel passato, di cui vengono colte e rielaborate suggestioni artistiche molto diverse tra loro, senza alcuna preclusione”. 

In mostra al Centro Saint-Bénin di Aosta sono presentati anche disegni e incisioni ispirati al soggetto dei Freak Shows e ai Caprichos di Francisco de Goya. In questa serie di lavori Sarkissian si allontana dalle gioiose composizioni che lo contraddistinguono per sperimentare una nuova qualità strutturale. Lo spazio mentale dell’opera diventa una mappa immaginaria in cui l’artista riorganizza e traccia i propri sogni, le proprie geografie, le proprie architetture. La base del suo lavoro sono le fotografie di archivio degli artisti di spettacolo, i cosiddetti Freaks, resi famosi al grande pubblico dall’omonimo film di Tod Browning del 1932. Ispirandosi alla documentazione ottocentesca in bianco e nero, Arshak esplora l’origine e il carattere del corpo contemporaneo, richiamando rappresentazioni corporee e forme dell’anatomia umana ormai quasi dimenticate.

La mostra è arricchita infine dall’installazione Anime Immaginarie, una scenografia teatrale composta da maschere e costumi misteriosi, inquietanti ma anche magici e liberatori, che mettono in scena un incontro tra umanità e natura, bellezza e bruttezza. L’installazione evoca una fantasia creativa che ricorda da vicino maestri del passato come Arcimboldo, Gustave Moreau e, più di recente, opere cinematografiche come Eyes Wide Shut di Stanley Kubrick. Ogni personaggio esprime uno stato di ambiguità tra finzione e realtà, tra amore e morte, muovendosi con eleganza nello spazio entrando in un dialogo armonioso con l’architettura del Centro Saint-Bénin di Aosta.

L’Assessore Jean-Pierre Guichardaz afferma: “Siamo lieti di ospitare un giovane artista emergente quale Arshak Sarkissian, che ci consente di dedicare uno spazio importante della nostra programmazione culturale estiva 2022 all’arte contemporanea e di far conoscere un paese quale l’Armenia, di cui quest’anno si festeggiano i trent’anni di relazioni diplomatiche con l’Italia. L’arte e la cultura rappresentano da sempre uno stimolo fondamentale per il dialogo, la crescita e la pace tra le nazioni”. 

L’esposizione è accompagnata da un catalogo bilingue (italiano, francese) edito da Sagep, con testi di Dominique Lora e di Daria Jorioz, acquistabile in mostra al prezzo di 20 euro. La mostra, prodotta da Glocal Project Consulting di Roma, ha ottenuto il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica d’Armenia in Italia.

Uno dei disegni dell’artista armeno esposti ad Aosta. In apertura particolare di un suo dipinto.

Biglietti: Intero 6 euro, ridotto 4 euro. Ingresso gratuito per i minori di 25 anni.

Mostra inserita nel circuito di Abbonamento Musei.

Orario di apertura: martedì-domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18. 

La mostra sarà aperta al pubblico fino a domenica 6 novembre 2022.

Per informazioni: Struttura Attività espositive e promozione identità culturale

Tel. 0165. 275937

u-mostre@regione.vda.it

Centro Saint-Bénin

Via Festaz 27 – Aosta

Tel. 0165. 272687

www.regione.vda.it   

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