Marmolada, quanto durerà l’agonia

Perché sorprendersi? Da tempo il ghiacciaio della Marmolada è senza un pelo di neve, almeno fino ai 2.900 metri. Lo annunciò in prima pagina con titolo a nove colonne il Corriere delle Alpi del 5 agosto 2021 che pubblicò anche l’impressionante foto qui riprodotta. La calotta glaciale? Lassù, ai 3.300 metri di Punta Penia, non esiste più. A Punta Rocca la società Funivie Marmolada ha messo al riparo la poca neve rimasta con grandi teli di nylon, per garantirsi almeno un po’ di sci invernale. Pessimista è in modo sistematico l’esperto trentino Franco Secchieri che conosce la Marmolada meglio delle sue tasche. Il glaciologo ha da tempo tracciato un prospetto della sopravvivenza della regina delle Dolomiti. “Questo ghiacciaio andrà alla consunzione entro vent’anni. Al massimo trenta. A meno che non intervengano fatti nuovi. Purtroppo, ne dubito. E la fine è certa anche per gli altri ghiacciai delle Dolomiti. E non tanto perché non nevica, quanto per gli eccessivi sbalzi di temperatura”. 

Franco Secchieri

Secchieri da tempo presenta un quadro allarmante dello status dei ghiacciai delle Dolomiti, veri e propri indicatori dello stato di salute dell’ambiente. “I ghiacciai”, spiegò Secchieri nel 2019, “sono legati al clima, alle precipitazioni invernali e alle condizioni meteo-climatiche estive. Un ghiacciaio in buona salute, ma ormai non ce ne sono più, si amplia e si estende. Quello in cattivo stato, invece, tende a ritirarsi. I nostri ghiacciai stanno tutti male in questo periodo. E per periodo, i glaciologi si riferiscono a quella che è l’unità di misura utilizzata per il calcolo delle variazioni climatiche: 30 anni. Dal 1985, quindi, i ghiacciai hanno iniziato a ritirarsi e in maniera sempre più accelerata”. 

“Purtroppo questo”, proseguì Secchieri, “è il risultato dell’aumento decennale di emissioni climalteranti. La riduzione dei ghiacciai va in parallelo con l’aumento dellaCo2 nell’atmosfera, che a sua volta va in parallelo con l’aumento della popolazione, etc. La più importante e allarmante tra queste è la condizione in costante aumento delle emissioni climalteranti, perché causerà seri problemi. E in questo la politica è stata poco attenta. Ci sono dei danni inconfutabili: quello del paesaggio, ma c’è soprattutto il problema legato all’acqua: non dimentichiamo che i ghiacciai sono delle riserve idriche importantissime”.

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