Contaminazione letale / Il lago che uccide i cani
Dalla Tv Svizzera si apprende del decesso di un cane avvenuto sulle rive del lago di Neuchâtel. La notizia merita un certo rlievo perché a causare il decesso sono stati i cianobatteri presenti in quelle placide acque. Lo hanno segnalato su Facebook i servizi cantonali che invitano alla prudenza i genitori di bimbi piccoli e i proprietari di animali domestici. Per Pierre-François Gobat, responsabile dell’ufficio cantonale di veterinaria, le condizioni meteorologiche e i sintomi osservati “portano a una quasi certezza” sull’origine della morte del cane, motivo per il quale sono stati ritenuti superflui esami autoptici sulla carcassa. L’animale era deceduto, in preda a violente convulsioni, dopo che era uscito dall’acqua da quindici minuti.
Non si tratta del primo caso di contaminazione letale nel Lago di Neuchâtel. Nell’estate del 2020 le autorità cantonali avevano disposto la chiusura preventiva delle rive tra la foce dell’Areuse e Colombier e raccomandato di non immergersi per una settimana su tutto il lago in seguito al decesso di sei cani in 24 ore. Al momento però i responsabili cantonali non ritengono che vi siano le condizioni per una misura analoga.
Il cianobatterio si sviluppa durante le ondate di forte caldo, soprattutto nelle acque stagnanti, e può produrre in modo assolutamente imprevedibile delle neurotossine che possono essere fatali per i cani, anche se ingerite in piccole quantità. Due anni fa, a quanto si apprende, nella stessa zona il fenomeno portò alla chiusura delle spiagge.