Un “Bivuac” per proteggere le Dolomiti 

Si è conclusa in Marmolada la prima edizione del “Bivouac For Nature”. L’iniziativa è nata sulla scia di tre azioni compiute alle Cinque Torri, in Marmolada e sul Sief-Col di Lana allo scopo di esprimere un parere contrario al proliferare di nuovi impianti e infrastrutture sciistiche nelle Dolomiti. “Un ritrovo per dare voce al dissenso, per informarsi e maturare una coscienza ambientale libera e condivisa” è stata definita questa iniziativa dall’ideatore Federico Sordini, titolare della ditta Elbec che realizza articoli tecnici in lana merinos in Dolomiti. Grazie all’ospitalità del Rifugio Capanna Ghiacciaio è stato possibile realizzare un incontro tra i partecipanti, gli organizzatori, Guido Trevisan proprietario del Rifugio Pian dei Fiacconi in Marmolada distrutto da una valanga e Fabio Tullio di Lega Ambiente. Il dibattito verteva suoi nuovi progetti di impianti che prevedono la costruzione di un collegamento Porta Vescovo – Diga del Fedaia; di due seggiovie che permetterebbero di raggiungere Punta Rocca (Sass Bianchet) dalla diga; del ripristino della seggiovia al Sass del Mul lato Veneto nonché la creazione di un collegamento lungo lago a dislivello zero che permetterebbe di riportare gli sciatori dagli impianti della diga Fedaia in Trentino al Passo Fedaia in Veneto.

Per saperne di più sulle azioni #bastaimpianti organizzate dal “Bivuac” in collaborazione con Valerio Scarpa e Guido Trevisan, il consiglio è di vedere lo splendido video realizzato da Lorenzo Barutta che racconta la terza azione sulle cime del Piccolo Setsass in Dolomiti.

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