“Musica in quota” / Appuntamento al tramonto
Dopo aver festeggiato i primi 15 anni di vita con un’edizione apprezzatissima, “Musica in Quota” torna puntuale
dal 19 giugno all’11 settembre con dodici concerti gratuiti ambientati in scenari di grande fascino, tra le Alpi
Piemontesi e i laghi Maggiore, di Mergozzo e d’Orta, ad altitudini comprese tra gli 800 e i 2.500 metri: un
viaggio nell’Alto Piemonte in grado di unire alla bellezza dei paesaggi la grande musica live.
La stagione di “Musica in Quota” verrà illustrata nel dettaglio all’interno del concerto di presentazione che
anticipa la rassegna, quest’anno all’interno dello storico Albergo nei pressi della spettacolare Cascata del Toce,
domenica 29 maggio alle ore 17; protagonisti di questa anteprima saranno gli artisti del Quintetto Denner.
Anche nel 2022 sedi storiche del Festival si alterneranno a nuovi alpeggi e pianori di montagna, che per la
prima volta ospiteranno un concerto di “Musica in Quota”. La rassegna prenderà avvio dunque il 19 giugno da Pian
d’Arla – nel Parco Nazionale della Val Grande – per l’unico concerto
al tramonto realizzato in collaborazione con l’Associazione Cori Piemontesi ed eseguito dal Coro Mottarossa.
Domenica 3 luglio si prosegue in Val Grande, nei pressi del Rifugio CAI Piancavallone, con il concerto di musiche
tradizionali dell’area appenninica eseguite dal Trio Lampètron. Il 10 luglio l’Alpe l’Alpino, in Valle Vigezzo, sarà la
cornice naturale del racconto tra musiche e parole del Duo PassAmontagne. Il 17 luglio si torna nel territorio
della Val Grande, nello specifico all’Alpe Lut, per lo scenografico concerto dell’Orchestra di fisarmoniche
bellinzonesi. Il Quintetto a plettro “Giuseppe Anedda”, una delle migliori formazioni a pizzico del panorama
internazionale, sarà invece protagonista del concerto in programma il 24 luglio all’Alpe Pero, nel Cusio. La
programmazione di luglio si conclude domenica 31 luglio con l’appuntamento ospitato nella magnifica cornice
naturale dell’Alpe Andolla, nei pressi dell’omonimo Rifugio CAI, con l’esibizione del Trio d’ànce.
Domenica 7 agosto i Pentagrami saliranno sul palco dell’Alpe Coipo per un concerto di grande coinvolgimento,
mentre per l’atteso appuntamento della vigilia di Ferragosto il Festival si trasferirà nell’area protetta del Parco
Naturale dell’Alpe Devero per il live dei Keily’s Folk, all’Alpe Crampiolo. Mercoledì 17 agosto la sede più ad alta
quota: i pascoli di fronte al Rifugio CAI Città di Busto, a 2.480 metri di altitudine, saranno palcoscenico per
l’esibizione del Trio Libertango. Giovedì 25 agosto Musica in Quota si sposta nell’alto Verbano, al panoramico
Monte Carza, per offrire al pubblico lo swing di Anita Camarella & Davide Facchini. Il percorso si chiuderà
sempre sul Lago Maggiore, domenica 11 settembre sulla cima del Monte Camoscio, con il concerto dell’Alma
Saxophone Quartet.
“Musica in Quota” si conferma come una delle più amate e frequentate rassegne estive dell’arco alpino e la sua
componente escursionistica contribuisce da sempre ad accrescere il fascino del Festival: l’impegno profuso
nell’avvicinamento ai meravigliosi teatri naturali dei vari concerti permette infatti di apprezzare ancor più il
momento in cui il sipario di Musica in Quota si alza su paesaggi sempre nuovi e proposte musicali innovative e
coinvolgenti. Tutti gli itinerari dovranno essere affrontati in autonomia: le guide saranno presenti alla partenza
per assistere e informare gli escursionisti e alla meta per illustrare le peculiarità uniche delle sedi del Festival.
L’Associazione Musica in Quota cura da sempre l’organizzazione del festival, nato sedici anni fa per offrire
performance musicali di qualità ambientate in località alpine di autentica bellezza. A sostenere Musica in Quota
sono numerosi partner e sponsor, ma anche gli stessi spettatori-escursionisti. Le foto qui pubblicate
sono di Marco Benedetto Cerini.
Il programma completo della stagione 2022 sarà presto online sul sito web www.musicainquota.it.
Il Festival è su Facebook (www.facebook.com/musicainquota) e su Instagram:
Sono sempre più convinto che questo evento non deve essere pubblicizzato. MA IL RUMORE DEI TAMBURI, DELLE TROMBE, DELLE PERSONE, NON FA MALE ALLA FLORA ED ALLA FAUNA SELVATICA? Specialmente se all’alba ed al tramonto. E’ vero che il rifugio cucina più polente, che a valle più persone trovano alloggio, ma alla fauna selvatica, non gliene frega niente! Anche i fiori e gli alberi soffrono. E i sentieri calpestati da più persone? Perchè bisogna scegliere di suonare in quota? Non si può scegliere il villaggio o borgo?