Letture / La breve estate del soldato Joseph
Da quando è diventato scrittore dopo essere stato a lungo guida alpina, Alberto Paleari non ha esitato a cimentarsi con vari generi letterari, dal noir al romanzo storico all’autobiografismo. Questa volta, con “Una breve estate” (MonteRosa edizioni, 271 pagine, 19,50 euro) l’amico Alberto attraversa diverse epoche e scenari offrendoci un affresco storico dell’Europa nei trent’anni che hanno sconvolto il Novecento. Sono in effetti anni tremendi quelli in cui si trova sballottato il protagonista Joseph, un ragazzo ebreo, dopo essere diventato alpinista tra i monti del Sempione. Dove il Dorf, il villaggio in cui trascorre le vacanze, gli offre non poche occasioni per perfezionare la sua “formazione”.
Qui tra avventure alpinistiche con la guida Anthamatten e fragranti torte di mirtilli, tra un andirivieni e l’altro con Berlino dove nella famosa Unterderlinden risiedono i suoi genitori, Joseph incontra Gretchen che diverrà il grande amore della sua vita e con la quale, a guerra conclusa, convolerà a giuste nozze dopo avere combattuto a lungo contro nemici di vario genere, compreso se stesso.
Diviso in tre parti, ricco di colpi di scena, preciso nei dialoghi e nell’evocare personaggi e scenari alpini d’altri tempi, generoso di particolari nel raccontare la genesi di un amore, il romanzo rimanda ai giorni più cupi del nazismo, ma riesce anche a cullare il lettore con l’incanto delle estati sulle praterie e tra le gorgoglianti bisses del Sempione. (Ser)