Passeggiata preistorica sulle orme dei dinosauri
Nessun dubbio che rappresentino un tesoro le orme dei dinosauri. Lo dimostra Rovereto che nel 2022 intende calamitare in città migliaia di visitatori mettendo a frutto il più grande ritrovamento di impronte giurassiche d’Europa. Sono infatti centinaia le orme di dinosauri carnivori ed erbivori di forme e dimensioni differenti impresse lungo un ripido colatoio di circa duecento metri presso i Lavini di Marco, alle pendici del monte Zugna, a Sud di Rovereto. Gli affioramenti rocciosi sono riferibili all’inizio del Giurassico, circa 200 milioni di anni fa, e rappresentano quello che rimane, allo stato fossile, di una grande piana carbonatica di marea per molti versi paragonabile alle attuali coste del Golfo Persico.
Il sito paleontologico dei Lavini di Marco è inserito nell’inventario dei Geositi trentini, a cura del Servizio Geologico della Provincia Autonoma di Trento. La novità riguarda una “passeggiata preistorica” lunga 300 metri costata più di tre milioni di euro che consentirà di guardare le orme dei dinosauri da una passerella in acciaio. Dotata di corrimano, la passerella è a forma di anfiteatro. La lunghezza è di 320 metri, la larghezza dei moduli è di 5,80. Prevista anche la realizzazione di un centro visitatori e di un’area didattica per offrire servizi degni di un importante museo a cielo aperto.
L’idea di un recupero e di una valorizzazione del sito archeologico risale al 2006. È stato quello il momento in cui è stato pensato il primo intervento in un’area sul cui fondo scorreva, nel Giurassico, un torrente, parte integrante di una vasta laguna tropicale che corrispondeva all’odierno Trentino. Le impronte dei dinosauri, lasciate nel fango solidificato, sono state sepolte per 200 milioni di anni, quando una frana rivelò per caso l’esistenza di questo tesoro che farebbe felice Paperon dei Paperoni. Nella foto le orme dei dinosauri ai Lavini di Marco (Archivio Fondazione Museo Civico di Rovereto, ph. Giulio Malfer)