Sci sempre più veloci, ma la sciolina avvelena le piste
Rispunta con lo scioglimento delle nevi di fine stagione il problema delle diffuse scioline al fluoro. Che rappresenterebbero un serio rischio per ambiente e salute. Si da per certo che saranno vietate, ma quando non si sa. A risollevare la questione è il celebre giornale sportivo francese L’Equipe che dedica un dossier al rischio sanitario connesso con l’impiego di scioline contenenti sostanze perfluoroalchiliche, meglio note per l’acronimo Pfas.
Si tratta di sostanze di sintesi caratterizzate da una forte idrorepellenza. Da oltre mezzo secolo vengono impiegate nell’industria come impermabilizzanti per tessuti e calzature, nelle vernici, in alcuni tipi di pentole antiaderenti. Nello sci nordico queste scioline si stendono a caldo sulle solette, utilizzando uno speciale ferro da stiro. E proprio il riscaldamento degli acidi di fluoro ne accentua la volatilità rendendone più facile l’assorbimento da parte dell’organismo umano.

dell’Engadin Skimarathon (ph. Serafin/MountCity)
Gli effetti negativi si moltiplicano sul terreno, ma la sensazione è che si continui a fare orecchie da mercante. Anche perché il commercio di queste cere risulta fiorente. La spiegazione è semplice. Sulla neve rappresentano un fenomenale “acceleratore” a cui nessuno intende rinunciare. Gli sci sono sempre più veloci, specie quelli diffusissimi da skating. Peccato che a quanto pare si lascino dietro una scia di veleni sulle nevi in aggiunta a quelli, e non sono pochi, che già piovono dal cielo.(Ser)