Quarantena preventiva nella borgata partigiana
Chiude per due settimane in Piemonte Paraloup, la borgata partigiana di Rittana al centro di un recupero decennale della Fondazione Nuto Revelli. Spiegano i gestori: “Ci prendiamo una piccola pausa, solo per precauzione. Stiamo bene, ma siamo in quarantena preventiva. Riapriremo subito dopo Natale”. La chiusura prosegue fino al 26 dicembre. “Ci dispiace annunciarvi”, è precisato nel comunicato, “che, per motivi precauzionali di sanità pubblica, chiuderemo la borgata. Alcuni abitanti della borgata hanno avuto un contatto diretto con un ospite che è risultato positivo al test rapido. Quindi ci siamo messi in quarantena preventiva. Siamo tutti in salute, ma per responsabilità e per il bene di tutte le persone che verranno a trovarci durante le feste di Natale, abbiamo deciso di chiudere, eliminando tutti i contatti con l’esterno. Una scelta sofferta, ma doverosa: anche luoghi come Paraloup sono soggetti ai rischi della diffusione della pandemia. Occorre il rispetto da parte di tutti delle norme messe in campo per la prevenzione della diffusione del virus”.
Il sindaco di Rittana, Giacomo Doglio, spiega: “Al momento in paese non risultano residenti positivi. A Paraluop vanno continuamente turisti ed escursionisti, quindi è stata giusta la scelta di una pausa. Solo per precauzione, senza creare allarmismi”.
La Borgata Paraloup è stata premiata in novembre a Milano con il riconoscimento della Società Escursionisti Milanesi dedicato a Marcello Meroni quale simbolo di rinascita. Paraloup è una frazione sui monti del Cuneese in Valle Stura. Qui nel 1943 nacque la prima brigata partigiana di “Giustizia e Libertà”.
Dopo la Liberazione la borgata venne progressivamente abbandonata come molte altre realtà montane per le difficili condizioni di vita. Grazie alla fondazione Nuto Revelli, già comandante partigiano di Giustizia e Libertà, la borgata venne fatta rinascere diventando un centro di incontro dove oggi l’esperienza culturale, la ricostruzione storica e l’iniziativa turistica offrono uno spazio attrezzato e qualificato per una rielaborazione collettiva affinché la conoscenza del passato, ma anche del presente, suggeriscano soluzioni e possibilità per il futuro.