Le irresistibili scalate di Frau Merkel

“L’inattesa” – libro pubblicato da Mondadori, in uscita il 28 settembre – viene annunciata come una “biografia politica” dedicata ad Angela Merkel, scritta da Tonia Mastrobuoni, corrispondente di Repubblica dalla Germania. Il libro viene pubblicato in occasione dell’uscita dalla scena della cancelliera tedesca il cui nome figura nella politica mondiale da vent’anni. Tra descrizione di fatti privati, tratti caratteriali e approfondite analisi di momenti cruciali, Mastrobuoni ritrae, a quanto si apprende, una figura che passerà alla storia come “una delle donne più potenti del mondo”. Ma perché “inattesa” come recita il titolo del libro? Oggi è facile riconoscere che mai tante donne sono state in lotta per cambiare il mondo. Basti pensare a Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione Europea e a Christine Lagarde alla presidenza della Banca Centrale Europea. Donne evidentemente fornite di coraggio, audacia, speranza. 

Sono pensieri che si riconcorrono nei giorni in cui Frau Merkel lascia la carica di cancelliera e forte è la tentazione di paragonare i suoi vent’anni al potere a una lunga scalata. Raffronto avvalorato dal fatto che Angela le montagne le ha amate e frequentate davvero. E anche da quel suo fascino particolare, quell’aspetto regale come le montagne che amava, quei modi angelici, modestissimi e sublimi.

Si potrebbe andare avanti a lungo, ma forse basta pescare da un libro di Spiro Dalla Porta Xydias, “Donne in parete” (Nordpress, 2004), un brano che taglia la testa al toro nella ricerca di una definizione dell’alpinismo al femminile. “In genere”, osserva il famoso alpinista triestino, “la donna non possiede la forza fisica dell’uomo, ma è dotata di maggior scioltezza, innata coordinazione di movimenti, doti che le permettono di sopperire alla minore potenza. E questo spiega perché una brava scalatrice, impegnata in un passaggio difficile, offre uno spettacolo superiore di estetica e armonia”.

E’ facilmente immaginabile che la cancelliera tedesca non veda l’ora di ritrovare le “sue” montagne. A Solda, d’estate, non è raro che venisse fotografata in camicia a scacchi e pantaloni da montagna sul balcone di un albergo dove si trovava con il marito Joachim Sauer. Aveva infatti l’abitudine di scegliere la località altoatesina ai piedi dell’Ortles come rifugio per le vacanze compiendo escursioni in compagnia di Reinhold Messner.

Non si risparmiò, la Merkel, anche in salite impegnative. Alcune immagini la mostrano mentre, col marito, intraprende una salita sulla montagna Dossobello di Dentro, a quota 3.128 metri, sopra Solda. Aveva da poco compiuto 59 anni. Non la preoccupava il fatto che ben altri fardelli si sarebbe caricata sulle spalle. E sotto questo aspetto come non paragonarla alle portatrici carniche che al posto degli uomini –emigrati o impegnati nei lavori dei campi –accompagnarono alpinisti italiani e stranieri proprio nel ruolo di portatrici, caricando nelle gerle tutto il materiale pesante necessario nelle ascensioni?

Excelsior, Frau Merkel! (Ser)

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