Minacce, striscioni. Le proteste per il libro sul lupo

Minacce, campanacci e striscioni. Gli allevatori hanno bloccato giovedì 12 agosto all’Alpe Devero la presentazione del romanzo per ragazzi “Osso la lupa – Uomini e lupi sulle Alpi”. Un fatto giudicato grave per quanto rivelatore di un malessere diffuso dovuto alla dilagante presenza del predatore in quest’area delle Alpi Lepontine. La tensione generatasi a causa della manifestazione (qui sopra un’immagine diffusa sul web) è salita alle stelle. A niente è servito, a quanto si legge sui social che l’autore Matteo Antonio Robino si sia confrontato per oltre un’ora coi manifestanti, invitandoli a partecipare alla presentazione in modo da intavolare un’eventuale discussione. Risultato: i manifestanti hanno rifiutato l’invito, continuando a chiedere che l’evento fosse annullato.

“Mi spiace dei toni”, commenta l’autore in FB, “sfociati persino in accuse per il fatto che il mio libro, se entrasse nelle scuole ‘farebbe il lavaggio del cervello ai bambini’, mentre il mio testo è stato concepito proprio per agevolare la dialettica e per questo è stato riconosciuto e premiato. Mi è spiaciuto poi delle minacce ricevute. Mi sono sentito dire che ‘la faccia del lupo che uccide le bestie uno se la dimentica perché i lupi sono tutti uguali, ma la faccia mia no’ e che ‘se la sarebbero ricordata’ se il lupo avesse fatto del male a qualche persona”.

Una volta calmate le acque, l’autore ha denunciato i fatti alle forze dell’ordine. “Sono qui”, conclude Robino, “con il cuore aperto ma con molta amarezza, perché quando striscioni preconfezionati e campanacci vengono agitati per soffocare la presentazione di un libro per ragazzi, allora c’è qualcosa che non va”.

“All’alpe Devero è successo qualcosa che reputo gravissimo”, è il commento in FB di Simonetta Radice, scrittrice ed editrice di bellissimi libri di montagna. “Cosa ancora più grave è che l’autore sia stato minacciato personalmente e se aggiungiamo che tutto ciò è avvenuto all’interno di un’area protetta…Niente da dire a proposito? Va tutto bene così?”

Esistono sicuramente modi più civili e soprattutto più utili a tutti per affrontare questioni che sconvolgono una comunità e che le meraviglie del Devero, che richiama turisti da tutto il mondo, non bastano certo ad attenuare. E’ sempre increscioso e avvilente, e lo è sicuramente anche per un montanaro, leggere certe reazioni di gente che vive in montagna contro chi non ne condivide le idee, giuste o sbagliate che siano. (Ser)

2 pensieri riguardo “Minacce, striscioni. Le proteste per il libro sul lupo

  • 23/08/2021 in 06:40
    Permalink

    “Non abbiamo minacciato lo scrittore Matteo Antonio Rubino. Faremo anche noi denuncia per le accuse che ci ha rivolto”. È amareggiata Gesine Otten, presidente del Comitato salvaguardia allevatori Vco – 13 promotori più “centinaia di sostenitori” – e su un punto torna con forza in un’intervista del 22 agosto al quotidiano La Stampa: “All’alpe Devero non abbiamo impedito la presentazione del libro ‘Osso la lupa’ di Rubino, è stato solo un presidio per spiegare perché chiediamo maggiore protezione dai lupi”.

    Risposta
  • 14/08/2021 in 07:35
    Permalink

    La gazzarra dell’Alpe Devero, che non fa onore a chi l’ha organizzata, è stata commentata in termini durissimi da Mountain Wilderness. Ecco il testo diffuso tramite FB dalla nota associazione ambientalista:
    “All’Alpe Devero, in occasione della presentazione di un romanzo per bambini ‘sull’incredibile avventura del naturale ritorno del lupo sulle Alpi’, un gruppo di facinorosi locali ha tentato – riuscendoci – di impedire all’autore di prendere la parola. Si trattava evidentemente di un’azione organizzata, con toni e stile intimidatorio, da un sedicente comitato di allevatori locali. La grettezza e l’ignoranza sono tali e tante da far si che un gruppo di omoni, con tanto di pance in bella mostra, abbia paura di un romanzo per bambini…”.

    Risposta

Rispondi a red Annulla risposta