Bimbi che spariscono / “Così ho perso e ritrovato mio nipote”
Non può lasciare indifferenti la storia del piccolo Nicola di 21 mesi perso e ritrovato il 23 giugno nella boscaglia dopo avere vagato per due giorni e due notti. Un fatto è certo: ora si registrerà un boom di braccialetti e altri dispositivi per la ricerca dal satellite dei piccoli dispersi. Perché è noto che perdere un bambino può capitare a chiunque nei boschi, in spiaggia, al supermercato, in mezzo alla folla. E’ tuttavia vero che, a differenza di un tempo, nel malaugurato caso di smarrimento, sono pronte a muoversi imponenti macchine dei soccorsi. Battute a tappeto sono state fatte per Nicola con centinaia di volontari, cani molecolari, elicotteri, in una zona impervia e isolata dell’appennino tosco emiliano dove la famiglia del piccolo vive (ma questa volta va segnalato un flop clamoroso dei segugi cosiddetti molecolari, assenti al momento del ritrovamento).
A tutto si pensa di riuscire a provvedere per proteggere le nostre creature. Perbacco, esistono anche i dispositivi che segnalano la presenza in auto di un bimbo sul suo seggiolino, qualora i genitori se ne fossero dimenticati. Ma non è più possibile fingersi fatalisti come ai tempi in cui le auto non avevano cinture di sicurezza né airbag, andavamo in bicicletta senza il casco, bevevamo l’acqua dal tubo della fontana o dal ruscello invece che dalla bottiglia dell’acqua minerale, uscivamo a giocare con l’unico obbligo di rientrare prima del tramonto. E non avevamo cellulari…
Consigli? Mai allentare la guardia quando si cammina con dei bimbi su un sentiero. Come nonno, chi scrive non potrà dimenticare di avere smarrito su un sentiero un nipote in età analoga a quella dell’ormai popolare, intrepido Nicola: che, a quanto si apprende dai giornali, si sarebbe allontanato da solo, vagando poi per i boschi (indagini sono in corso mentre scriviamo).
Dunque in un tardo pomeriggio, lungo le sponde boscose del fiume Toce nella piana di Gravellona, si camminava tutti insieme in fila su un tranquillo e ben segnato sentiero. Il sottoscritto nonno apriva la fila, subito dietro seguiva il piccolo Elio, poi altri della lieta brigata. Appena superato un bivio, il nonno si voltò per vedere se Elio lo seguiva. Elio non c’era. Sopraggiunse un altro nipote più grandicello, convinto che Elio fosse con il nonno. Il sole calava rapidamente. Panico. Ci volle un quarto d’ora che sembrò un’eternità per ritrovare Elio. Chissà perché, si era rintanato in un invisibile anfratto della boscaglia e non rispondeva ai richiami. Che volesse giocare a rimpiattino, fare uno scherzetto al nonno? (Ser)