Maggio, la montagna si tinge di giallo
Puntuale, il 1° maggio, la posta elettronica ha recapitato agli amici il nuovo fascicolo in pdf del mensile “Lepontica” al quale da otto mesi in qua dà vita Paolo Crosa Lenz con l’assistenza di Alberto Corsi per la parte grafica (per info e suggerimenti: crosalenz@libero.it). Il fascicolo si apre con l’immagine di un tronco di noce, ferito e malato, nella campagna di Ornavasso. L’autore si chiede se vi si può leggere il volto di una civetta che ci osserva con sguardo divertito e indagatore, quindi ci offre la sua prosa sempre nitida e sorvegliata ma non priva di palpiti poetici. Sette sono i brevi scritti che hanno come sfondo le montagne dell’Ossola. MountCity ha scelto di pubblicare, per concessione dell’autore, questo saggio intitolato “Quando la montagna si tinge di giallo”: un’istruttiva panoramica di stagione sulle fioriture di maggio dopo le ultime nevicate a bassa quota. Buona lettura.
Alla scoperta del tulipano alpino
Il tulipano alpino è un fiore molto raro e a protezione assoluta.
È un fiore giallo con striature rosse che fiorisce tra maggio e giugno nei prati da sfalcio dei pascoli di media quota. La stazione più importante sulle Alpi si trova a Bugliaga di Trasquera dove ogni anno è in faticosa fioritura dopo le ultime nevicate a bassa quota.
Altre piccole popolazioni sono presenti a Baceno e in Val Grande.
È un fiore raro e unico, simbolo della grande bellezza della natura alpina; unisce gli uomini delle Alpi e li fa operare insieme per proteggere l’ambiente. Il botanico svizzero Aldo Antonietti dal 1987 studia la flora della Val d’Ossola e riconosce la straordinarietà del tulipano alpino di Bugliaga che fiorisce tra i 900 e i 1600 metri dell’alpe La Balma. La Tulipa australis cresce nei prati e richiede uno sfalcio dopo la fioritura, quindi dopo la metà di giugno, preferibilmente con lo sfalcio tradizionale a ranza (la falce da fieno medioevale) per evitare l’estrazione dei bulbi. Un pericolo sono i cinghiali.
A Torbel, vicino a Zermatt in Vallese, paradossalmente lo sfalcio estremo e precoce pone alte criticità per la sopravvivenza della specie.
A Bugliaga un facile anello escursionistico permette di visitare le splendide fioriture di Tulipa australis.
L’itinerario (poco più di 500 metri di dislivello) richiede circa tre ore e si snoda su buoni sentieri segnalati dalla sezione di Varzo del Club Alpino Italiano: Trasquera, Bugliaga, La Balma, Cima ai Campi, Bugliaga dentro, La Cresta, Bugliaga, Trasquera.
Nella seconda metà di giugno, poco distante da Bugliaga e visibile in linea d’aria, alla Furggu sopra Gondo sono in piena fioritura le orchidee, sbocciano nei prati da sfalcio che inverdiscono dopo lo scioglimento delle nevi.
Queste fioriture, le più importanti e vistose della Svizzera, sono raggiungibili in automobile (ascensione al Seehorn o escursione in Lagginthal) oppure su buon sentiero da Gaby o da Zwischbergen.
Grengiols è un villaggio nel Goms (Svizzera) dove vivono 450 persone e 450 mucche.
È il paese più rurale dell’Alto Vallese di lingua tedesca con 10 famiglie che lavorano in agricoltura (realizzano due-tre tagli di fieno l’anno tra prati asciutti e magri) e producono un formaggio pregiato.
Grengiols è uno dei sei comuni del Landschaftpark Binntal (Parco paesaggistico della valle di Binn), gemellato con le Aree Protette dell’Ossola, che hanno stretto un patto comune di collaborazione transfrontaliera in difesa della montagna, della natura alpina e a favore degli uomini che vi abitano.
I prati di Grengiols, un tempo coltivati a segale, conservano una cosa unica al mondo: la tulipa grengiolensis, un tulipano che cresce solo tra le fredde e impervie montagne del Vallese.
In maggio si svolge la Tulipefest, il “festival del tulipano” che attrae visitatori da tutta la Svizzera e dall’Italia.
Il tulipano di Grengiols, unico al mondo, cresce in associazione con la segale ed è presente in tre varietà: completamente gialla, gialla striata e completamente rossa. Quest’ultima è rarissima e a rischio di estinzione.
A Gregiols il Tulpering (anello dei tulipani) è un sentiero ampio e ben tracciato che percorre la collina sovrastante il villaggio e permette di visitare i campi di segale coltivati per la fioritura della tulipa grengiolensis.
Poco dopo la fioritura dei tulipani è la volta del maggiociondolo: i monti della Valle Antrona si tingono di giallo per la straordinaria fioritura di questo albero arbustivo con splendidi fiori color giallo oro raggruppati in racemi penduli lunghi fino a 25 cm.
Tutto il versante a lovigo (in ombra, rivolto a nord) tra il lago di Antrona e quello di Campliccioli è coperto da estese macchie di un giallo abbagliante.
Le fioriture durano 10–15 giorni in dipendenza dall’andamento meteorologico. Solitamente avvengono alla fine di maggio, ma in Antrona, a seconda della quota e dell’esposizione dei versanti si possono ammirare anche in giugno.
Dopo la fioritura, i frutti (legumi con semi neri) contengono un alcaloide estremamente velenoso per l’uomo, ma del quale sono immuni i cervi.
Il maggiociondolo, agalin nei dialetti locali, era pianta preziosa nella civiltà contadina dell’Ossola perché con il suo legno, duro e pesante, si facevano i “chiodi” che fermavano le palerie dei tetti di pietra nei villaggi e negli alpeggi.
Paolo Crosa Lenz
da Lepontica numero 8, maggio 2021