Code, ingorghi stradali. E i lupi fuggono dal parco

Incuneato in una zona estremamente antropizzata, in Lombardia il Parco regionale di Montevecchia e della valle del Curone è una sorta di “ultimo baluardo verde” prima della megalopoli milanese. Inevitabile che per effetto delle limitazioni imposte nel quadro del contenimento della pandemia, nel territorio di questa zona boschiva della Brianza orientale l’aumento delle presenze si traduca, nei week end e nei giorni festivi, in sovraffollamento. L’incredibile mancanza di spazi per la sosta delle auto ha reso perciò necessario consentire l’accesso, il sabato pomeriggio e nei giorni festivi, solo ai residenti e a coloro che devono raggiungere i servizi agrituristici.

La decisione, in vigore da domenica 7 marzo in tutti i fine settimana e nei giorni festivi, è stata presa per evitare che centinaia di vetture si mettano in coda all’interno della valle del Curone, con ingorghi registrati anche sulle strade sterrate e i viali alberati. 

“Situazione ingestibile e non più sopportabili in un’area protetta”, spiega il presidente Marco Molgora . “Con la pandemia il parco è diventato una succursale della metropoli. In autunno erano state registrate le tracce del ritorno del lupo dopo oltre cent’anni, ora è nuovamente scomparso, spaventato da auto e rumori”. 

La misura resterà in vigore anche in futuro. L’ipotesi, con la speranza che non sia soltanto tale, è quella di predisporre bus navetta in partenza dalle stazioni ferroviarie più vicine. Intanto sul sito dell’ente è stata pubblicata la mappa dei parcheggi disponibili nei pressi del tratto della valle del Curone dove le guardie volontarie predispongono nei week end le transenne per evitare l’assalto degli automobilisti, in parte già ridimensionato dalla zona arancione rafforzata. Nel link alcune utili indicazioni per parcheggiare l’auto. E buone passeggiate quando sarà il momento! (Ser)

http://www.parcocurone.it/fruizione/parcheggi.html

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