Fondazione Angelini: questi 30 anni per la montagna

Nell’anno del suo trentennale la Fondazione Angelini di Belluno ha in cantiere numerose iniziative per promuovere la cultura scientifica sulla montagna: occasioni in più per ricordare come la Fondazione è maturata e per disegnare l’idea di montagna per il futuro. L’anniversario è significativo anche per il Comune di Belluno. Per statuto della Fondazione, il sindaco (ora è Jacopo Massaro) del comune capoluogo è infatti presidente della Fondazione.

“I risultati dell’attività della Fondazione sono sotto gli occhi di tutti”, spiega il sindaco. “E’ stato mantenuto e coltivato il rapporto con il mondo della ricerca e dell’università e notevole è stata in questi anni la capacità di esportare la cultura della montagna e il sapersi relazionare con essa, e di promuovere l’identità e la cultura montana anche a livello internazionale”. 

Una scultura di Valentino e Caterina Panciera Besarel. In apertura “Pieve di Cadore e le Marmarole” di  J. Gilbert, 1868 (Archivio Fondazione G. Angelini)

Nonostante l’emergenza sanitaria, la Fondazione sta lavorando a un ricco calendario di appuntamenti. La direttrice Ester Cason Angelini annuncia per cominciare un’iniziativa a fine giugno a Palazzo Fulcis sugli esiti del progetto dedicato agli scultori Valentino e Caterina Panciera Besarel il cui archivio è appartenuto a Giovanni Angelini, con la presentazione di filmati e di una webApp. 

Il 18 settembre un convegno dedicato al centenario della nascita di Giovan Battista Pellegrini vedrà radunati a Belluno allievi e linguisti di fama europea occupati nei diversi ambiti di ricerca in cui lo studioso si è cimentato pubblicando quasi 1000 contributi. 

Altre iniziative sono previste alla fine dell’estate con gli esiti delle ricerche su “La montagna viva, dalla tempesta Vaia a nuove opportunità di sviluppo” e su “Le ferite del paesaggio montano, dalla Grande Guerra a Vaia” e con il progetto ‘Medicina e montagna”.

Info: www.angelini-fondazione.it

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