Cara Brigitte, ti aspettiamo in Trentino
Brigitte Bardot non demorde. La celeberrima BB, presidente di una fondazione per la protezione degli animali che porta il suo nome, si appresta a recarsi in Trentino per rendersi conto della situazione degli orsi prigionieri nel recinto elettrificato del Casteller. Un problema che le sta da tempo a cuore. Il presidente del Trentino Maurizio Fugatti si dice pronto ad accoglierla passando sopra alle invettive che Brigitte gli aveva rivolto. “Non solo quello che state facendo a questi orsi innocenti è una disumanità abietta”, scrisse qualche mese fa inviperita l’attrice, “ma anche un’appropriazione indebita di fondi europei”. Fugatti replicò con un pizzico di ironia: “Ama gli orsi? Bene, la invitiamo a venirci a trovare in Trentino: qui ne abbiamo tanti”.
Ora il tono della corrispondenza intercorsa si è fatto amichevole. Fugatti giudica l’annunciata trasferta in Trentino dell’attrice (quando ciò sarà possibile) “una importante occasione per mettere Lei e i suoi collaboratori a conoscenza del lavoro che la Provincia autonoma di Trento sta portando avanti sul tema dei grandi carnivori”.
“A nome di Brigitte Bardot e della sua Fondazione”, scrive la portavoce Elodie Gerome-Delgado, “vorrei inviare i nostri più sinceri ringraziamenti al presidente Fugatti per la sua risposta positiva. La Fondazione Brigitte Bardot sarebbe lieta di poter organizzare con la Vostra collaborazione una visita presso la Vostra sede, con una squadra di esperti di orsi, in modo da valutare la possibilità di trasferimento degli orsi e decidere assieme a Voi la destinazione più adatta. Potete essere certi che desideriamo collaborare pienamente con la vostra amministrazione”.
“Accolgo con piacere la notizia che sarà gradita ospite del Trentino”, scrive a sua volta Fugatti in una lettera riportata dal quotidiano on line www.giudicarie.com, “e considero questa una importante occasione per mettere lei e i Suoi collaboratori a conoscenza del lavoro che la Provincia autonoma di Trento sta portando avanti sul tema dei grandi carnivori affinché Lei possa avere un quadro il più possibile completo anche dal punto di vista tecnico-scientifico”.
E’ questa l’ultima delle tante battaglie dell’attrice francese in difesa degli animali. Nel 1977 si scatenò contro la mattanza delle foche in Canada. Al 2003 risale il suo libro “Un grido nel silenzio” in cui denuncia le uccisioni rituali dei montoni tramite sgozzamento imposte dalla religione musulmana.
Per la liberazione gli orsi prigionieri al Casteller va ricordato che uno sciopero della fame è stato attuato dalle due animaliste valtellinesi Stefania Sbarra e Barbara Nosari. Da segnalare infine che a favore dei tre orsi rinchiusi al Centro faunistico del Casteller si sono impegnate tre regine del disco come Donatella Rettore, Marcella Bella e Paola Turci, tutte appassionate animaliste, postando le relative richieste sui loro canali social.

…un problema che le sta da tempo a cuore e non “gli” sta, dal momento che Brigitte Bardot è di sesso femminile. L’errore era nella fretta sfuggito alla redazione. Ora il testo è stato corretto e vanno ringraziati gli amici che lo hanno cortesemente segnalato. Con la speranza che continuino a seguirci con altrettanta attenzione.