Serve aiuto? Arriva l’assistente di borgata
Valorizzare le comunità montane, incrementare i servizi e aiutare le persone più fragili. In Piemonte viene annunciata una nuova figura professionale definita “assistente di borgata”. Si occupa di ricucire il tessuto sociale e rafforzare nuove reti perché la montagna possa rinascere a nuova vita. In questi termini l’importante annuncio appare nel sito italiachecambia.it Scontato è, a quanto si legge, che negli ultimi anni la montagna abbia iniziato a vivere una fase di rinascita. Lo testimonierebbero borghi e borgate (qui sopra una veduta delle valli di Lanzo tratta da internet) soggette a nuovi fenomeni di ripopolamento.
Tra i principali compiti dell’assistente figurano quelli di offrire un supporto agli anziani negli impegni quotidiani, fare la spesa, recarsi alla posta, seguire i più piccoli nei compiti e aiutare, specialmente nell’ambito dell’assistenza domiciliare, persone anziane e adulti fragili che vivono nelle aree isolate e marginali e che necessitano di risposte immediate ai loro bisogni.
A quanto si apprende dalla stessa fonte, nelle aree montane sono già presenti infermieri di comunità che offrono assistenza a coloro che vivono nei piccoli paesi montani più isolati. L’iniziativa fa parte del progetto europeo Alcotra da cui nasce “Cuore Solidale” per sperimentare, in un’ottica transfrontaliera, nuove e buone pratiche legate ai servizi sociali innovativi e sostenibili nelle aree montane e rurali. La Città Metropolitana di Torino è capofila del progetto in sinergia con le due agenzie formative Inforcoop Ecipa Piemonte e il Consorzio Cfiq nell’area che coinvolge l’arco alpino situato tra Italia e Francia coinvolgendo più di 600 borgate montane tra le valli piemontesi e quelle francesi.