Lo ski-pass salvaghiacciai
Se il global warming non molla la presa, dal 4 aprile 2056 il ghiacciaio Vorab tra i cantoni di Glarona e dei Grigioni dovrà considerarsi pressoché estinto e comunque non più utilizzabile per gli sport invernali. Sulla data non esistono certezze assolute ma che cosa importa? Il gruppo Weisse Arena, che gestisce gli impianti nell’attigua stazione invernale di Laax, ha impostato su quella data un’originale operazione forse senza precedenti nell’arco alpino.

Da qualche mese è infatti in vendita uno skipass denominato “Last Day Pass”. Potrà essere usato soltanto fra una trentina d’anni, quel 4 aprile per l’appunto che si suppone possa essere anche il giorno dell’addio al caro, vecchio ghiacciaio. Non è uno skipass qualsiasi, ovviamente. Racchiuso in una custodia di legno con eleganti fregi, contiene un chip e può essere usato come una chiave elettronica. E’ in vendita alla bellezza di 80 franchi svizzeri e si dice che vada a ruba. L’idea è di sostenere con i franchi ricavati i progetti per rallentare la liquefazione del ghiacciaio e contribuire, chissà, a posticiparne il giorno della dipartita.
Dei progetti si prende cura Greenstyle Foundation, un’organizzazione cantonale senza scopo di lucro, destinataria dell’intero gettito dell’operazione. Con quali strumenti si prenda cura non è ancora dato sapere. Ma sempre meglio che limitarsi a pittoresche esequie come è stato fatto qualche tempo fa per l’agonizzante ghiacciaio Pizol nel vicino cantone di San Gallo, quando 250 svizzeri, tutti vestiti di nero, organizzarono un funerale in piena regola per richiamare l’attenzione delle autorità cantonali. Che oggi, in tempi di pandemia, hanno magari altro a cui pensare. (Ser)
https://thelastdaypass.com/en/
