Motoslitte, gravi criticità. Interviene il Cai orobico
Un comunicato intitolato “Motoslitte sulle Orobie” che mountcity.it ha ricevuto e volentieri qui viene pubblicato nella sua integrità è stato diffuso venerdì 29 gennaio 2021 dall’Unione Bergamasca delle Sezioni e Sottosezioni del Club Alpino Italiano. Si riferisce in particolare alle iniziative di Amministrazioni locali “che si propongono di regolamentare l’uso delle motoslitte, e permettere a questi mezzi pesanti motorizzati di muoversi sul territorio montano innevato, senza tener conto della fragilità dell’ambiente alpino e della fauna selvatica che in inverno vive uno dei momenti più cruciali per la sua sopravvivenza”. In alcun conto viene inoltre tenuta, a quanto si apprende dal comunicato, “l’incolumità, la sicurezza e il rispetto degli scialpinisti, fondisti ed escursionisti con o senza ciaspole, ma anche di tutti i turisti e le famiglie a piedi che ricercano uno scorcio di silenzio e bellezze all’interno del Parco delle Orobie Bergamasche nel periodo invernale”. Il problema delle motoslitte libere di circolare nelle nostre montagne da tempo è oggetto di proteste e prese di posizione evidentemente prive di risultati. La speranza è che sia arrivato il momento di fare arrivare queste proteste anche a chi ci governa o ci governerà. (Ser)

Il comunicato
Si evidenzia come tra le problematiche collegate al mondo della montagna invernale e della sicurezza delle persone, una delle gravi criticità è rappresentata dalla presenza di mezzi meccanici per attività non autorizzate, e in particolare l’uso di motoslitte per scopi ludico-sportivi e agonistici nell’ambiente innevato alpino fuori da tracciati dedicati e protetti.
La proposta del CAI sull’utilizzo di mezzi meccanici nell’ambiente montano, dichiarata nel documento approvato dal Comitato Centrale in data 15 luglio 2006, esprime in specifico al titolo ‘MOTOSLITTE’ come “l’accesso con motoslitta deve essere consentito solo su strade pubbliche o su strade agro-silvopastorali per gli aventi diritto; qualora si considerasse la motoslitta per attività di tipo agonistico devono essere individuati degli itinerari dedicati, che non interferiscano con l’ambiente naturale in primo luogo e con gli itinerari sci alpinistici e di fondo escursionistico in secondo luogo”.
La normativa della Regione Lombardia, Deliberazione Giunta Regionale 8 aprile 2009 – n. 8/9275, “Determinazioni relative alle misure di conservazione per la tutela delle ZPS lombarde in attuazione della Direttiva 92/43/CEE e del D.P.R. 357/97, prevede espliciti divieti all’uso delle motoslitte. In particolare Allegato C (divieti, obblighi, regolamentazioni e ulteriori disposizioni per ciascuna tipologia ambientale. Tipologia: AMBIENTI APERTI ALPINI): “È vietato l’utilizzo di motoslitte e battipista al di fuori delle strade, fatti salvi l’utilizzo per ragioni di servizio nelle aree sciabili e in rapporto all’attività dei rifugi, limitatamente al trasporto dei clienti e all’approvvigionamento delle derrate alimentari e dei materiali d’uso corrente”.
L’Unione Bergamasca CAI della Provincia di Bergamo esprime profonda preoccupazione per iniziative di Amministrazioni locali che si propongono di regolamentare l’uso delle motoslitte, e permettere a questi mezzi pesanti motorizzati di muoversi sul territorio montano innevato, senza tener conto della fragilità dell’ambiente alpino e della fauna selvatica che in inverno vive uno dei momenti più cruciali per la sua sopravvivenza.
Inoltre non si tiene in un alcun conto l’incolumità, la sicurezza e il rispetto degli scialpinisti, fondisti ed escursionisti con o senza ciaspole, ma anche di tutti i turisti e le famiglie a piedi che ricercano uno scorcio di silenzio e bellezze all’interno del Parco delle Orobie Bergamasche nel periodo invernale.
Il rumore e la pesantezza delle motoslitte, e la loro guida anche ad opera di persone non formate alla conoscenza e pratica della montagna invernale, accentuano il pericolo di valanghe, sempre in agguato, in danno degli altri frequentatori, ma anche delle stesse persone motorizzate.
Alla luce di quanto sopra l’Unione Bergamasca CAI della Provincia di Bergamo chiede con forza ai Rappresentanti di Istituzioni, Enti e Forze dell’Ordine di vigilare per il pieno rispetto delle leggi, e per la tutela della sicurezza e salute di ogni cittadino, e anche delle nostre amate Orobie.
UNIONE BERGAMASCA
Sezioni e Sottosezioni
del Club Alpino Italiano
Bergamo, 29 gennaio 2021
Era ora che il Cai si desse una mossa!