Letture. Gli ultimi ghiacci delle Marittime

È nelle edicole Alpidoc numero 104. Nelle pagine della bella rivista delle Alpi del Sole un anno, il 2020, da dimenticare. Inutile precisare che pure la montagna è stata pesantemente colpita, e non solo dal punto di vista economico. Perché, come se non fosse bastata la pandemia, a rendere ancora più drammatico il quadro si è aggiunta nel Cuneese la devastante alluvione che lo scorso ottobre ha messo in ginocchio le valli transfrontaliere comprese tra Tanaro e Tinée, travolgendo soprattutto la Roya.

La rivista, 80 pagine, è in vendita a 3,50 euro. In apertura il monte Argentera nelle Alpi Marittime.

Colpa del cambiamento climatico? Non c’è dubbio, come spiega nelle pagine della rivista Daniele Cat Berro ne Gli ultimi ghiacci delle Alpi Marittime. Non solo quel che rimane degli antichi ghiacciai delle Alpi Meridionali ha gli anni contati, ma le stesse cause che ne determinano la scomparsa comportano parallelamente fenomeni di gravità crescente da monte a valle, aggravati dal riscaldamento del Mediterraneo. Il quale riscaldamento, procurando sempre maggiori apporti di energia e vapore acqueo, è destinato a dar luogo con sempre maggior frequenza a violenti eventi piovosi. 

Ma tra un lockdown e l’altro, tra un cataclisma e l’altro, non ci resta, come scrive Fulvio Scotto nell’introduzione alla sua ricchissima Cronaca alpinistica – in cui compare anche, oltre al ricordo dell’alpinista genovese Euro Montagna, un articolo di Giovannino Massari sulla Palestra Gianni Comino o Miroglio 2 – che “cercare di essere positivi” e passare  “a parlare di cose che possono apparire del tutto insignificanti, superflue o quasi amorali visto l’attuale contesto di cui sopra”.

Dunque, ecco una bella chiacchierata con una giovane guida alpina, Michele Perotti, che si racconta a Nanni Villani rivelando lati insospettabili del proprio temperamento. Come la passione per i libri di mare, la saga di Harry Potter, le ascensioni solitarie e Giusto Gervasutti. Come tutto questo si tenga, lo si può comprendere solo leggendo l’intervista Scalare? È un viaggio dentro sé stessi.

E chi avesse nostalgia dei bei tempi in cui spensieratamente si partiva, con le pedule o con gli sci, in nutrita compagnia o solo con il proprio socio fidato, alla scoperta di cime vicine e lontane, animati da una passione che niente e nessuno sembrava poter fermare, legga le pagine firmate dalla fine penna di Mauro Manfredi tratte dalla sua autobiografia alpinistica di recentissima pubblicazione Ottant’anni sulle mie montagne. Apologia di un’attività inutile.

Ma il sommario di Alpidoc non finisce qui: come sempre il menu è completo e si va dall’antipasto, ovvero l’editoriale(questa volta  “distopico ma non troppo”, a firma di Enrica Raviola) e le recensioni dei libri, al dolce, vale a dire le notizie dalle sezioni Cai delle Alpi del Sole.

Alpidoc 104

80 pagine, 3,50 euro

www.alpidoc.it

alpidoc@costarossaedizioni.it

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