Neve da favola ma niente “Ciaspolada”
Gli organizzatori trentini hanno sperato fino a quando hanno potuto, ma alla fine hanno dovuto arrendersi. Salta in Val di Non, nel Trentino, “La Ciaspolada”, la più popolare corsa con le racchette da neve del mondo, la cui 48ª edizione si sarebbe dovuta svolgere martedì 5 gennaio con più di cinquemila partecipanti.
Ad attendere i “ciaspolanti” ci sarebbe stata una neve da favola, circostanza purtroppo sempre più rara non solo in Trentino. Fino a qualche settimana fa gli organizzatori avevano in ogni modo provato a immaginarsi un programma alternativo a misura di pandemia, navigando a vista in attesa di improbabili cambi di scenario, animati dalla consueta carica di entusiasmo. Le restrizioni sono però diventate tali da non lasciare alcuno spazio di movimento al team coordinato da Gianni Holzknecht, che ha dovuto a malincuore alzare bandiera bianca.

Si tratta di una decisione presa a malincuore ma ponderata. “Stando alle norme vigenti fino a ieri, adottando tutti i protocolli di sicurezza del caso”, spiega lo stesso presidente, “probabilmente avremmo anche potuto dare vita alla sfida riservata agli agonisti. Ma per noi La Ciaspolada è soprattutto un momento di aggregazione sociale, di condivisione, di socialità e di gioia. Quindi senza i ‘bisonti’ non l’avremmo più riconosciuta come tale”.
Il colpo di grazia a ogni spazio di manovra è arrivato con il Dpcm che vieta gli spostamenti tra regioni dal 21 dicembre al 6 gennaio. “Non rimane dunque”, si legge in un comunicato, “che prendere atto di questa difficile situazione, nella quale oltretutto tante persone devono affrontare problemi molto seri legati al proprio futuro, e dare a tutti appuntamento per il 2022. Quello che possiamo dire ai nostri amici è di tenere duro e di avere fiducia”.